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Con la carta, il credito è mensile ma con le revolving occhio al Taeg

Per non avere sorprese il consiglio è leggere i fogli informativi

Con la carta, il credito è mensile ma con le revolving occhio al Taeg

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Un altro modo di vedersi addebitate le spese sostenute in un secondo momento è ricorrere alla carta di credito o a quella «revolving».

Tra questi due strumenti ci sono però importanti differenze a cui prestare attenzione. Con la carta di credito tutte le somme spese vanno infatti restituite entro un giorno prestabilito del mese successivo. C’è, inoltre, un tetto giornaliero di prelievo e un limite mensile che di norma si attesta tra 1.500 e 3mila euro. In questo modo, di fatto, la banca mette ogni mese a disposizione del cliente una somma a interessi zero.

Se la carta di credito viene usata all’estero, le spese in valuta diversa dall’euro sono convertite al tasso di cambio deciso dal circuito, a cui si somma una commissione aggiuntiva. Sempre sul fronte delle spese, vanno considerate anche quelle per l’invio dell’estratto conto, per il bollo di legge, per eventuali anticipi contante e per il canone annuo. Quest’ultimo può essere rimborsato se il titolare ha effettuato acquisti in negozio con la carta superiori a un certo ammontare.

La carta «a rate» o revolving dà invece la possibilità di ripagare a rate le spese effettuate nel corso di un mese. In questo caso l’istituto di credito concede un vero e proprio prestito al cliente, affidandogli sulla carta una determinata somma di denaro che potrà essere spesa e restituita in diverse rate mentre il mese successivo il credito è di nuovo disponibile per nuove rateizzazioni. In alcuni casi è previsto che il cliente possa aggiungere ogni mese sul conto la cifra che ritiene opportuna (anche l’intero debito), accelerando in questo modo la restituzione dell’intera somma presa «in prestito» dall’istituto di credito.

Una funzione utile, anche perché il tasso d’interesse annuo applicato è molto elevato: quello medio calcolato da Banca d’Italia si attesta al 15,9%, ma può arrivare al 24%. Le carte revolving non sono carte di pagamento, ma veri e propri strumenti di finanziamento che vanno scelti in base al loro Taeg (tasso annuo effettivo globale, cioè l’indicatore sintetico complessivo di costo della carta).

In tutti i casi, sia per la carta di credito sia per la revolving, il consiglio è di leggere i fogli informativi e il dettaglio dei costi così da evitare sorprese.

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