Cronaca locale

Baby Gang protesta, via allo sciopero della fame in carcere

Il trapper, tornato dietro le sbarre ad aprile, ha deciso di iniziare lo sciopero della fame contro una fantomatica censura che lo starebbe colpendo il carcere

Baby Gang protesta, via allo sciopero della fame in carcere

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Tornato in carcere dopo essersi visto revocare i domiciliari, Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, ha cominciato lo sciopero della fame come forma di protesta contro la detenzione e la censura di cui, a suo dire, sarebbe vittima. A riferire la notizia è l'entourage del trapper, che in un comunicato su Instagram ha informato i fan della decisione del loro idolo.

"Ascoltare la radio è uno dei pochi sollievi nella giornata di un carcerato. Baby ci ha fatto sapere che sentire i suoi pezzi girare in radio lo sta aiutando a sopportare questa assurda detenzione. Da oggi ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento. Ringrazia tutti i suoi fan per il supporto", è quanto si legge in un post recentemente pubblicato sul profilo Instagram di Baby Gang, gestito dai suoi più stretti collaboratori.

In atto, dunque, la protesta contro la decisione di revocare i domiciliari. Il trapper, sulle cui spalle pendono una condanna in primo grado a 4 anni e 10 mesi per rapina e una pena a 5 anni e 2 mesi per la sparatoria avvenuta nell'estate 2022, ha fatto ritorno nel carcere milanese a fine aprile. La Corte d'Appello di Milano ha preso questa decisione perché il 22enne, durante i domiciliari, avrebbe "comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie su Instagram, ove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l'obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico". Una delibera che non ha convinto Niccolò Vecchioni, l'avvocato che rappresenta il trapper. "La superficialità di questa motivazione lascia sbalorditi, dal momento che l'account social del cantante è gestito dal suo manager ed il materiale pubblicato è stato realizzato in sessioni di lavoro che erano state autorizzate dalla stessa Corte di appello. Un provvedimento sintomo di schizofrenia giudiziaria avverso il quale faremo appello al Tribunale del Riesame", aveva infatti dichiarato il legale, come riportato da Il Giorno.

Da qui la decisione del trapper di iniziare lo sciopero della fame.

Nei giorni scorsi Baby Gang si è presentato nuovamente in tribunale per difendersi dalle accuse di minaccia a pubblico ufficiale. Il 22enne, infatti, è accusato di aver fatto partire alcuni colpi di una pistola giocattolo, creando scompiglio a Lecco. "C'è accanimento nei miei confronti, adesso mi sono rifatto una vita.

Non è reato bere e fare musica", è stato il suo commento al termine dell'udienza.

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