Guerra

"Assalto lungo tutta la linea del fronte, 4000 in fuga". È scattato l'assedio a Kharkiv

L'assedio iniziato appena due giorni fa avrebbe una duplice funzione: agire come manovra distrattiva e mettere in sicurezza il confine russo da attacchi sul proprio territorio

I raid, l'assalto lungo la linea del fronte i 4000 in fuga. È scattato l'assedio a Kharkiv

Kharkiv sotto assedio. Un'offensiva lanciata a sorpresa dalla Russia, che non lascia alle forze ucraine nemmeno il tempo di riorganizzarsi. Centinaia di persone sono state evacuate dalle aree vicino al confine russo nell'area secondo quanto ha riferito venerdì scorso il governatore regionale, all'indomani dell'attacco.

Alla frontiera ucraina in direzione di Kharkiv sono stati effettuati 6 bombardamenti, per un totale di 5 feriti e 2 morti a causa dei combattimenti. Un totale di quasi 30 attacchi respinti, sia in direzione di Kupyansk che in direzione di Slobozhansk. Una manovra che, tuttavia, continua ad apparire come distrattiva e non indirizzata a prendere la città di Kharkiv.

Nelle ultime 24 ore, l'esercito russo ha attaccato l'Ucraina lungo l'intera linea del fronte. Lo ha riferito lo stato maggiore di Kiev nel report della mattina, evidenziando che in totale ci sono stati 155 combattimenti sul campo. L'esercito russo ha lanciato 13 attacchi missilistici e 118 attacchi aerei, oltre a 120 razzi, sulle posizioni di Kiev e nelle aree più popolate. Colpiti condomini e abitazioni private, oltre alle infrastrutture importati.

Il primo attacco verso Kharkiv, venerdì scorso

Nel primo attacco, iniziato alle cinque di venerdì scorso, i russi sono riusciti a penetrare per almeno un chilometro in direzione di Vovchansk, con l'obiettivo di creare una zona cuscinetto di dieci chilometri dopo il confine, per proteggere dalla guerra il territorio russo. Quattro battaglioni russi, per un totale di circa 2mila uomini, sono penetrati cinque chilometri nella direzione di Krasne, 75 chilometri a ovest, lungo il confine, di Vovchansk, e di altri due villaggi vicini. DeepStateMap, il gruppo ucraino che segue passo passo la situazione al fronte, aveva indicato come zona grigia, vale a dire contestata, non sotto pieno controllo ucraino, quattro villaggi vicini, fra cui Krasne.

E sale a più di 4mila il numero delle persone sono state evacuate dalle aree di confine della regione nord-orientale dell'Ucraina. Nella giornata di ieri le forze russe hanno invece rivendicato la cattura di cinque villaggi nella regione, divenuti poi sei. Le forze russe avrebbero confermato di aver preso il controllo di Pletenivka, Ohirtseve, Borysivka, Pylna e Strilecha. Anche il villaggio di Keramik nella regione di Donetsk è ora sotto il controllo russo. "La lotta per i villaggi continua nella zona di frontiera", ha dichiarato alla televisione nazionale il portavoce militare ucraino Nazar Voloshyn, mentre "il nemico è attualmente localizzato".

Pesanti combattimenti, ma Kharkiv non sarebbe in pericolo

Ci sono "pesanti combattimenti" nella zona di confine, aveva scritto sui social media il governatore regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov che insistito sul fatto che "non vi è alcuna minaccia di un'operazione di terra" per la città di Kharkiv, la seconda più grande dell'Ucraina. Voloshyn afferma che le forze di Mosca sono state "fermate" nella cosiddetta "zona grigia" e insiste nel dichiarare che non c'è nessuna avanzata. In un punto di arrivo degli sfollati vicino a Kharkiv, gruppi di persone stavano arrivando con furgoni e auto cariche di bagagli. Le persone in fuga, molte delle quali in là con gli anni, stanno ricevendo cibo e assistenza medica in tende improvvisate. A tutti coloro che ne hanno bisogno viene garantito un alloggio nei luoghi di residenza temporanea. Il 70% degli sfollati possiede un rifugio o comunque un tetto sotto cui rifugiarsi, la maggior parte, infatti, resta presso parenti e amici.

Un'offensiva che sta costando molto anche alle forze di Mosca: si stima che le Forze armate russe abbiano perso oltre 1.300 soldati durante nell'operazione nelle ultime 24 ore. A riferirlo, lo Stato maggiore generale delle Forze ucraine, come riporta Ukrainska Pravda. Secondo i militari ucraini, la Russia nell'offensiva su Karkiv ha perso anche quindici carri armati e almeno 55 sistemi di artiglieria.

Il ritorno dei partigiani russi di Atesh

Ma qualcosa di molto interessante starebbe avvenendo tra le fila delle forze russe: è notizia di ieri, infatti, che una divisione del battaglione russo di fucilieri motorizzati si è rifiutata di partecipare all'assalto contro l'oblast in questione. A riferirlo, il gruppo partigiano russo Atesh, come riporta Kiev Independent. I combattimenti continuano nella regione, anche se le truppe ucraine hanno respinto il tentativo iniziale di sfondare le linee difensive dell'Ucraina.

Un membro di Atesh, che presta servizio nel 44° Corpo d'armata delle forze armate russe, ha riferito che una divisione della sua unità si è rifiutata apertamente di partecipare all'offensiva contro l'oblast di Kharkiv. Il militare ha detto che i soldati della sua unità erano diffidenti nei confronti delle fortificazioni di alta qualità costruite lungo il confine russo-ucraino. Ha anche detto che i soldati hanno assistito a operazioni di sabotaggio e ricognizione russe nella regione che non hanno avuto successo.

Atesh ha poi confermato che i loro membri continuano a lavorare con le forze ucraine per respingere gli attacchi russi nella regione. Il gruppo, dai propri social, ha annunciato l'inizio di una "real summer season" in Crimea, facendo presagire nuovi attacchi e defezioni.

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