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La McLaren di Lando "Star Wars" e dell'ex ferrarista Stella

Il predestinato Norris col nome di un contrabbandiere della saga cinematografica e il team principal cresciuto a Maranello

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Perché sua mamma Cisca, belga come la mamma di Max, gli abbia dato il nome di un contrabbandiere della galassia, personaggio di Star Wars, resta un mistero. Lando però è un nome che suona bene, anche per i giochi di parole. Dopo il suo 15° podio senza vittorie, record mondiale, i detrattori avevano cominciato a chiamarlo Lando No-Wins. Lui metteva cuoricini a tutti gli haters e ora sa a chi dedicare la vittoria anche se via radio, prima di tutto, si è ricordato di mamma, papà e della nonna a cui aveva promesso un successo prima che diventasse troppo tardi. Qualche anno fa era quasi finito in depressione, ma poi lavorando molto su se stesso, ha ritrovato la strada ed è stato bello che gli avversari erano tutti contenti del suo successo. «Era solo questione di quando, non di se» gli ha detto Russell. Anche in McLaren ne erano convinti. Bastava non sprecare altre occasioni come a Sochi nel 2021 quando il team sbagliò la scelta delle gomme lasciandolo in pista con le slick sotto il diluvio.

Zak Brown e Andrea Stella non hanno mai avuto dubbi sul suo potenziale. Lando è il loro uomo squadra, con un contratto lunghissimo. Un po' come Charles in Ferrari. Solo che a lui hanno messo di fianco un giovane tostissimo e non un sette volte campione del mondo. Anche se è tutto da vedere che cosa sia più pericoloso. Andrea Stella, il team principal che arriva da Orvieto, di piloti se ne intende. In Ferrari aveva lavorato con Alonso e Kimi e poi aveva seguito Fernando in McLaren dove da ingegnere di pista si è trasformato in numero uno firmando una delle trasformazioni più clamorose dell'ultimo periodo. Un anno fa a Miami Norris chiuse al 17° posto e Piastri al 19°. Erano gli ultimi. Poi da Silverstone è cominciata la rinascita che a Miami un anno dopo è arrivata al bersaglio, anticipando i tempi visto che Stella aveva dato appuntamento al 2025 per la vittoria.

La McLaren a Miami ha avuto fortuna con la safety car, ma la macchina era stata velocissima sia venerdì che sabato, almeno fino a quando non aveva montato le Pirelli Soft. Il potenziale c'è, aspettando che anche la Ferrari a Imola porti le sue evoluzioni. La Red Bull è sotto attacco, dall'interno (vedi la fuga di Newey) e dall'esterno.

Vedremo se Max sorriderà anche alla prossima vittoria di Lando.

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