Cronaca internazionale

Polsi legati ai piedi: come funziona "hogtie", il metodo per immobilizzare Falcinelli

L'"incaprettamento" è una pratica ancora molto diffusa nei dipartimenti di polizia degli Stati Uniti, nonostante i suoi rischi siano ben noti da diversi decenni. Dal 2010 a oggi, ha provocato almeno 23 morti

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Continua a suscitare proteste e indignazione il caso di Matteo Falcinelli, il 25enne italiano arrestato dalla polizia statunitense a Miami Beach. Stando a quanto riferito dalle forze dell’ordine, gli agenti sono intervenuti perché il ragazzo stava creando problemi all’interno del locale e, poiché ha opposto resistenza all’arresto, lo hanno bloccato facendo ricorso alla pratica dell’hogtie.

Questo metodo di “incaprettamento” prevede l’immobilizzazione del detenuto mettendolo sullo stomaco e collegando le mani ammanettate ai piedi legati con una cintura di nylon regolabile chiamata hobble. Presenta seri rischi per la vita degli arrestati, già segnalati in un opuscolo del dipartimento di Giustizia Usa nel 1995. “Mai legare le manette messe ai polsi alle gambe e alle caviglie legate”, specificava il documento. Molti dipartimenti di polizia, tra cui quelli di New York e Los Angeles, lo hanno messo al bando da decenni ma un’indagine condotta negli anni scorsi da Nbcnews e The Marshall Project, un’organizzazione di giornalisti no profit che si occupa della copertura del sistema giudiziario negli Stati Uniti, ha rivelato che l’hogtie è utilizzato ancora in diverse parti del Paese e che dal 2010 ha provocato almeno 23 morti. Di questi, 12 erano bianchi, nove afroamericani e due ispanici. In 13 casi, inoltre, i deceduti avevano problemi mentali o hanno sofferto di una crisi psicotica durante l’arresto.

Nel 2006, l’”incaprettamento” ha provocato proprio a Miami la morte di Kevin Colindres, 18enne autistico spirato dopo aver passato un mese in coma a seguito dell’utilizzo da parte della polizia di questa pratica per bloccarlo e nonostante al momento del fermo i suoi genitori avessero detto di fermarsi e chiamare un’ambulanza perché il giovane non respirava. Dall’inchiesta seguita al decesso di Colindres è emerso che l’hogtie è molto più diffuso di quanto si pensi, dal momento che non vi è l’obbligo nazionale di renderne noto l’uso. Nei dipartimenti di polizia che lo fanno, l’”incaprettamento” risulta essere usato centinaia di volte. Adnkronos ha riportato l’esempio di Greensboro, dove esso è stato praticato almeno in 257 occasioni nei quattro anni precedenti la morte di Marcus Smith, un senzatetto afroamericano con disturbi mentali soffocato da otto agenti di polizia dopo che aveva chiesto loro aiuto.

Nbcnews e The Marshall Project hanno analizzato i manuali di condotta dei 30 dipartimenti di polizia delle principali città e hanno rilevato che 22 di questi proibiscono l’hogtie. Vi sono delle eccezioni, come a Huston dove l’utilizzo di questo sistema è permesso ad agenti opportunamente addestrati. In molti casi, la parola stessa viene evitata e si preferiscono termini come maximal restraint o four-point restraint.

Fin dall’opuscolo del 1995, inoltre, viene sottolineato che, per evitare il soffocamento dell’incaprettato, si debba spostare la persona su un fianco.

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