Guerra

Israele, recuperati i corpi di altri tre ostaggi rapiti da Hamas

Tre sono i resti degli ostaggi israeliani recuperati dalle Idf nella Striscia di Gaza. Netanyahu promette: "Riporteremo a casa tutti i nostri ostaggi, vivi e morti".

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L'esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato i cadaveri di tre ostaggi nella Striscia di Gaza. Si tratta di due donne e un uomo, Amit Buskila, Shani Louk - di cittadinanza tedesca-israeliana - e Itzhak Gelerenter. Dei tre, il mondo aveva conosciuto la storia della 22enne, poiché le immagini che la ritraevano inerte su un pickup di Hamas avevano fatto il giro del Pianeta. Nissim, padre di Shani Louk, ha detto a Channel 12 che l'annuncio ricevuto oggi dall'Idf relativo al recupero del cadavere della figlia è stato difficile da digerire ma che, allo stesso tempo, era la notizia che stava aspettando. La famiglia infatti era stata informata già da tempo che la ragazza era stata uccisa il 7 ottobre. Nissim ha aggiunto che i rappresentanti militari gli hanno mostrato una foto del corpo di Shani quando hanno dato la notizia stamattina.

ll premier Netanyahu ha affermato di avere il "cuore spezzato" alla notizia del recupero dei corpi: "Mia moglie Sara ed io soffriamo con le famiglie", ha dichiarato in una nota. "Riporteremo a casa tutti i nostri ostaggi, vivi e morti".

Sul tema si è riacceso lo scontro in corso tra Israele e le Nazioni Unite: "Fino ad oggi non avete fatto nulla per il rilascio degli ostaggi! Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi?". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, intervendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione degli ostaggi di Gaza. "Se il Consiglio vuole davvero che la guerra finisca - ha aggiunto -dovrebbe mettere la questione della liberazione degli ostaggi in cima all'ordine del giorno". Il clima al fulmicotone al Palazzo di Vetro, infatti, si è ulteriormente inasprito dopo la decisione dell'Assemblea Generale di riconoscere la Palestina come membro.

I tre stavano assistendo al festival Supernova quando la storia, il 7 ottobre, ha stravolto gli equilibri già precari dell'area. I tre - ha reso noto oggi il portavoce dell'esercito Daniel Hagari - erano riusciti a scappare in un primo momento nella zona di Mefalsim, dove sono poi stati uccisi. I corpi senza vita sono stati poi trasferiti nella Striscia di Gaza, dove sono quindi stati recuperati nel corso di un'operazione notturna congiunta dell'esercito e dello Shin Bet.

Ma è sempre di oggi la notizia secondo cui l'esercito e il ministero degli Esteri di Israele hanno notificato alle famiglie degli ostaggi di nazionalità thailandese Sonthaya Oakkharasr e Sudthisak Rinthalak, che sono stati uccisi durante l'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas e che i loro corpi sono detenuti dal movimento palestinese nella Striscia di Gaza. A dichiararlo alla stampa lo stesso Hagari, affermando: "Il 7 ottobre, i terroristi di Hamas hanno brutalmente ucciso 39 cittadini thailandesi e ne hanno rapiti 31 a Gaza.

Come loro, altri cittadini stranieri sono stati rapiti, anche dalla Tanzania, dal Nepal, dal Messico, dagli Stati Uniti e dalla Francia". I due thailandesi lavoravano nel settore agricolo nella comunità di confine di Bèeri, secondo quanto riferisce il quotidiano Times of Israel.

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