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Enel centra i target e taglia le emissioni


L’utile balza del 44%, dismissioni e debito in linea col piano. Il gruppo: «Focus sul dividendo»

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Primo trimestre in spolvero per Enel che porta a casa una crescita a doppia cifre di utile e margini. Rispetta i target sulla riduzione del debito. E spinge in alto la quota di energia rinnovabile prodotta: la produzione a zero emissioni ha raggiunto l’82 per cento, dal 70% di un anno fa.

Continua, dunque, a concretizzarsi «in maniera efficace», commenta una nota, il piano dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo annunciato lo scorso novembre e incentrato sulla razionalizzazione dei costi e del debito. In dettaglio Enel ha archiviato il primo trimestre di quest’anno con un ebitda ordinario a 6,1 miliardi, in crescita dell’11,6% e un utile netto ordinario a 2,2 miliardi (+44,2%). Il risultato netto del gruppo è balzato a 1,93 miliardi (+86,8%).

Il calo dei prezzi nei periodi a confronto, le minori quantità di energia vendute sui mercati finali, nonché il minor ricorso alla generazione da fonte termoelettrica hanno fatto scendere i ricavi a 19,43 miliardi (-26,4%). Ma tali effetti sono in parte stati compensati dai maggiori ricavi da vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Includendo anche i volumi da capacità gestita, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stata ampiamente superiore rispetto alla produzione da fonte termoelettrica, raggiungendo 36,7 TWh (+10,9%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 9,4 TWh (-44,7%).

Bene l’indebitamento finanziario netto che si è attestato a 60,69 miliardi (+0,9%) con un debito pro forma - che considera anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione - sceso a 54 miliardi, in linea con gli obiettivi del gruppo.

Nel primo trimestre 2024, Enel ha sostanzialmente raggiunto la neutralità dei flussi di cassa (ovvero la generazione di cassa ha sostanzialmente coperto investimenti e dividendi). «Enel ha avuto un forte inizio del 2024, guidato da un solido delivery in tutti i business e in tutte le aree geografiche, con una migliore generazione di cassa e i passi avanti nel programma di efficienza: sono stati raggiunti già 300 milioni di euro del target presentato al Capital Markets Day di 1 miliardo di euro», ha affermato il cfo Stefano De Angelis.

Con riguardo alla finalizzazione delle operazioni di dimissione in sospeso, De Angelis ha detto che «la cessione della Distribuzione in Perù sarà chiusa prima della fine del trimestre. Tutte le autorizzazioni sono state ottenute in Perù, ma stiamo aspettando la fine del procedimento in Cina, essendo il compratore cinese. Ci aspettiamo di chiudere il deal in alcune settimane, in sostanza a giugno. Per quanto riguarda gli asset della Generazione, questo sarà addirittura concluso prima, penso sia una questione di giorni», ha aggiunto.

Le cessioni annunciate saranno dunque interamente incassate nel breve termine, entro la fine del primo semestre e sono confermati gli obiettivi 2024-2026 «con potenziale upside per la remunerazione degli azionisti» in linea con le linee guida del Capital Markets Day.

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