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Nasce la grande Fastweb, sfida a Tim

Swisscom rileva Vodafone Italia per 8 miliardi cash. Della Valle: «Completato il riassetto»

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La trattativa non è più un’indiscrezione, ma una realtà che cambia gli equilibri delle telecomunicazioni in Italia. Swisscom, capogruppo di Fastweb, acquista il 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi in contanti. A ufficializzare l’accordo sono state il 15 marzo entrambe le società con due comunicati: l’avvio dei negoziati in esclusiva era stato annunciato a febbraio.
L’acquisizione dovrebbe essere perfezionata nel primo trimestre 2025, in ogni caso gli accordi danno a Swisscom il diritto di utilizzare il marchio «Vodafone» in Italia per altri cinque anni a partire dalla nascita della newco. Da parte sua Vodafone continuerà invece a erogare alcuni servizi tecnologici in cambio di un corrispettivo annuo iniziale di 350 milioni, destinato a calare nel tempo.
«Operiamo con successo in Italia fin dall’acquisizione di Fastweb nel 2007», ha rimarcato il ceo di Swisscom, Christoph Aeschlimann, soffermandosi sul «solido track record di investimenti e crescita» nella Penisola. «La logica industriale di questa fusione è molto solida», ha tenuto ad assicurare. La maggioranza del capitale di Swisscom (51%) fa capo al governo elvetico, che ha avallato lo shopping nel nostro Paese e che dovrebbe ridurre la presa sul gruppo tlc entro l’anno.
Giova ricordare che il big britannico, a fine 2023, aveva rifiutato un’offerta cash da 6 miliardi più interazioni varie da parte di Iliad. Il passo indietro di Vodafone dalla Penisola rientra comunque in un più articolato riassetto del gruppo che ha nel frattempo ceduto le filiali in Ghana e Ungheria, oltre a essere in attesa del verdetto dell’Antitrust inglese sulla fusione con i cinesi di Three. Il ceo Margherita Della Valle ha definito la vendita degli asset tricolori «il terzo e finale step nella ristrutturazione delle nostre operazioni europee», sottolineando anche come le transazioni in Italia e Spagna – dove le attività sono state vendute per 5 miliardi a Zegona Communications – «forniranno 12 miliardi di euro di liquidità anticipata» che rende più agevole il buyback di 4 miliardi per gli azionisti.
Ma quali effetti avrà la nascita di una “super-Fastweb“ sul mercato delle tlc italiane? A parte l’uscita di scena di un operatore, il nuovo braccio italiano di Swisscom sarà il primo fornitore di rete in fibra con la tecnologia «Ftth« (cioè fino dentro casa) e il secondo gestore di linea fissa dietro a Tim. La sfida con il gruppo guidato dall’ad Pietro Labriola aumenta quindi di magnitudo proprio mentre è in pieno svolgimento il processo di separazione delle rete di Tim.
Tornando a Swisscom-Vodafone Italia, i rischi Antitrust appaiono ridotti. Il dossier potrebbe peraltro essere appannaggio del solo Garante italiano e non della Commissione Ue, dal momento che Swisscom non produce i due terzi dei ricavi all’interno dell’Unione e che due terzi del fatturato provengono dall’Italia. Positiva la reazione dei mercati: alla Borsa di Zurigo Swisscom ha chiuso in rialzo del 4,8%, ancora meglio Vodafone che a Londra ha messo a segno un balzo del 5,7 per cento.

Frena tuttavia gli entusiasmi Moody’s. La casa di rating ha messo sotto revisione la pagella del gruppo tlc (attualmente A1) minacciando un downgrade a causa di un atteso «sostanziale deterioramento» dei «parametri di credito».

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