Cronaca locale

Truffa dei Pokemon, maxi sequestro della Guardia di Finanza a Rieti

Sono state recuperate complessivamente 31.360 carte da gioco contraffatte, alcune delle quali molto ambite dai collezionisti e di grande pregio

Truffa dei Pokemon, maxi sequestro della Guardia di Finanza a Rieti

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Gli uomini della Guardia di finanza del comando provinciale di Rieti hanno stroncato un traffico di carte Pokemon contraffatte nel reatino, riuscendo a recuperare complessivamente ben 31.360 esemplari i quali, se immessi nel mercato, avrebbero potuto fruttare ai truffatori guadagni da capogiro.

I militari hanno dato avvio a una complessa operazione che li ha portati a effettuare una serie di controlli finalizzati a contrastare il fenomeno della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. In questi blitz, alcuni dei quali compiuti in vari esercizi commerciali siti nella provincia di Rieti e nei riguardi di venditori ambulanti che generalmente espongono la propria merce nelle varie fiere sparse sull'intero territorio, i finanzieri sono riusciti a mettere le mani su oltre 30mila carte da gioco Pokemon contraffatte.

Di primo acchito potrebbe sembrare un intervento di poco conto, ma in realtà dietro le carte da gioco c'è un mondo di collezionisti molto vasto, con migliaia e migliaia di persone disposte a sborsare cifre astronomiche per ampliare la propria raccolta arricchendola con i pezzi più pregiati sul mercato.

Dal momento del lancio di quella che fu la prima collezione, avvenuto nell'ormai lontano 1996, ii collezionismo di questi pezzi si è espanso a macchia d'olio in tutto il mondo, tanto che ormai da tempo non si tratta di un fenomeno limitato ai bambini o ai giovanissimi e che le stesse carte non sono utilizzate più come semplice strumento di gioco in senso stretto o di scambio tra gli appassionati. Accaparrarsi le carte Pokemon, infatti, è diventata negli anni una vera e propria forma di investimento, con le carte più rare che crescono di valore progressivamente fino a toccare dei picchi pazzeschi: basti pensare che le più ambite o le più introvabili hanno un valore che può andare dalle poche migliaia fino addirittura a milioni di euro.

Ebbene, tra le carte sottoposte a sequestro da parte degli uomini della Guardia di finanza del comando provinciale di Rieti c'erano anche le repliche contraffatte di alcuni di questi esemplari che, se immessi nel mercato nero, avrebbero potuto fruttare ai truffatori ingenti guadagni.

I militari si son occupati quindi di effettuare una segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria di tutti quei soggetti che sono stati ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

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