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Fedez porta la politica anche all’evento Avis: ecco perché ha sbagliato

Utilizzare una evento benefico per far parlare di sé: nemmeno a un evento Avis, Fedez non riesce a mettere da parte il suo ego e innesca la polemica politica

Fedez porta la politica anche all’evento Avis: ecco perché ha sbagliato

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Quanto accaduto sabato in Duomo appare incomprensibile per l'inutilità e la spacconeria mostrata da Fedez in quello che sarebbe dovuto essere un evento con al centro la beneficenza e non il proprio ego. Il marito di Chiara Ferragni, dopo la grande paura per un'emorragia derivante dall'intervento subito un anno e mezzo fa per l'asportazione di un tumore, è diventato sostenitore e testimonial di Avis. Bravissimo, ci vorrebbero senz'altro numerose iniziative come queste e altri personaggi noti che si spendono in prima persona per sensibilizzare alla donazione del sangue.

Fedez sabato è andato in Duomo come volto dell'Avis e la sua presenza ha inevitabilmente attirato migliaia di persone, anche solo per curiosità. In veste istituzionale arriva sul posto anche Romano La Russa, assessore alla Sicurezza con delega alla Protezione civile della Regione Lombardia. È un suo diritto esserci e, in veste istituzionale, in un certo senso è anche un suo dovere. Ma, quando arriva La Russa, Fedez gira i tacchi e se ne polemizzando poi dai social. "Questa cosa l'abbiamo organizzata noi di fondazione Fedez con Avis, Fratres e il comune di Milano. Io il signor La Russa non l'ho mai visto coinvolto", ha detto il rapper.

Ma il marito di Chiara Ferragni probabilmente non sa che se l'Avis può continuare a lavorare e a salvare milioni di vite fin dal 1927, anche la sua, è soprattutto grazie ai finanziamenti degli Enti pubblici. Tra chi finanzia l'Avis, non certo da qualche mese, c'è Regione Lombardia. Solo qualche settimana fa, su delibera dell'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, Regione Lombardia ha stanziato 2.6 milioni di euro per donazioni di sangue. 800.000 euro sono relativi alle tariffe di rimborso per le attività di donazione di sangue e 1.8 milioni sono stanziati per progetti di promozione. Si tratta di una delibera che recepisce l'accordo tra Stato e Regioni.

L'evento di sabato potrà anche essere stato organizzato con la collaborazione del Comune di Milano, come dice Fedez, ma quei quasi 2 milioni di euro che Regione Lombardia ha stanziato per i progetti di promozione, non valgono nulla? O forse per il rapper sono buoni solamente i finanziamenti che arrivano dagli amici di Palazzo Marino? Se Fedez non riesce a scindere le sue personali simpatie politiche dai progetti benefici dimostra di non aver ben chiaro quale sia lo scopo di questi ultimi. E per chiarezza, non è dare visibilità a un rapper e fornirgli un engagement positivo. È raccogliere fondi, e donazioni, per salvare vite. E se questo avviene con la collaborazione di schieramenti politici diversi, ben venga.

Fare polemica per la presenza di un rappresentante istituzionale della Regione a un evento benefico, solo perché di un altro partito, qualifica la statura morale di Fedez, dimostrando ancora una volta che i soldi non possono far grandi gli uomini.

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