All'Unar l'amico di Spadafora: "Ora più azioni per gay e rom"

Triantafillos Loukarelis alla guida dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (unar), era presente all’autorità Garante dell’ Infanzia quando a Spadafora arrivarono segnalazioni pubbliche sullo strano andamento del sistema degli affidi.

All'Unar l'amico di Spadafora: "Ora più azioni per gay e rom"

Fumata bianca per il nuovo capo dell'Unar. Triantafillos Loukarelis prenderà il posto dell’ex senatore dem alla guida dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (unar), Luigi Marconi. Una guerra ideologica la sua dell’ultimo anno, tra slogan contro il razzismo e discorsi sul governo populista che avrebbe drogato gli italiani facendoli diventari terribili mostri privi di tolleranza verso le diversità. Una delle tante strofe della melodia antisalviniana, in fondo.

Ma adesso l’ex senatore verrà rimpiazzato. Il nuovo capo dell' Unar, che - come riporta La Verità - vanta un curriculum con laurea in Scienze politiche e vari corsi di specializzazione, sembra essere ancora più battagliero, soprattutto dal punto di vista ideologico. In realtà, era stato nominato circa due mesi fa, ma inizialmente era rimasto un po' dietro le quinte. Ad esultare per la sua nuova posizione è stato Vincenzo Spadafora. "Sono felice della nomina di Triantafillos Loukarelis a direttore dell'Unar", ha scritto su Facebook. "Conosco la sua brillante storia professionale e il suo impegno culturale sul tema dei diritti. Sono convinto che farà un ottimo lavoro, con la passione e le capacità che ha sempre dimostrato, insieme a tutta la squadra dell'Ufficio, in un momento storico in cui l'Unar deve ancor più rappresentare un punto fermo indispensabile e imparziale contro ogni tipo di discriminazione". Esattamente. Infatti la nuova recluta è un fedelissimo del sottosegretario grillino collegato al Pd e già legato a Angelo Balducci, l’ex provveditore delle opere pubbliche del Lazio ed ex Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, condannato per corruzione e associazione a delinquere per la storia degli appalti.

Ad ogni modo Triantafillos e Spadafora si conoscono bene, hanno lavorato assieme per molti anni. Il nuovo capo dell’Unar, infatti, è stato a capo della segreteria tecnica del sottosegretario pentastellato. Ma c’è di più. Quando Spadafora era Garante nazionale per l'infanzia, tra il 2013 e il 2015 i due lavoravano insieme, stessa cosa anni prima, tra il 2008 e il 2013, quando Loukarelis era all'Unicef, sempre al fianco del sottosegretario. Insomma, così a primo acchito, la situazione sembra quasi presagire il "governo di Bibbiano". Sopratutto se teniamo conto che Triantrafillos era presente all'autorità Garante dell'Infanzia quando a Spadafora arrivarono segnalazioni pubbliche sullo strano andamento del sistema degli affidi.

In fin dei conti tra gli indagati nello scandalo degli affidi illeciti nel reggiano, più di uno fa parte di gruppi che portano avanti la battaglia per i diritti Lgbt, tra cui l'adozione per le coppie omosessuali. Spadafora, si sà, è uno dei massimi esponenti dell’ideologia Lgbti in Italia, e come era facile immaginare anche il suo amico non è da meno. Infatti, il nuovo capo dell' Unar, in un’intervista al sito Gaynews.it, ha dichiarato: "Svolgeremo il nostro lavoro senza timidezze e con grande determinazione, per contribuire a unire e non dividere la società, come purtroppo sembra andare di moda oggi". Poi, prosegue: "Ovviamente non mancheremo di richiamare alle proprie responsabilità chi alimenta climi di odio e compie gesti discriminatori". Discriminazione e razzismo. È già tutto chiaro, i nuovi temi su cui andare a parare sembrano essere un film già visto.

Loukarelis è stato subito chiaro: "L'Unar ha il dovere di contrastare le discriminazioni ovunque esse si manifestino". "L'omotransfobia purtroppo è presente nella nostra società - ha spiegato al sito arcobaleno - ci troviamo quindi quotidianamente di fronte a casi di discriminazioni dovute all' orientamento sessuale e all'identità di genere". Punto tre: allarme omofobia. Quindi, l'attacco ai sovranisti: "Certi ambienti conservatori concepiscono i diritti civili alla stregua di una coperta corta, che va tirata da una parte o dall' altra per non scoprire una parte del corpo". "In realtà - sostiene Loukarelis - la nostra società merita di avere una coperta che protegge tutto il corpo della nostra democrazia senza creare divisioni e discriminazioni".

E per questo, per Laoukarelis la prima cosa da fare è "realizzare numerose attività a favore delle comunità Lgbt e rom sinti e caminanti", dichiara sempre a Gaynews.it. "In particolare, per le persone Lgbti abbiamo in cantiere azioni per favorire l' inclusione negli ambiti del lavoro, della salute, della sicurezza e del trattamento carcerario, della formazione del personale della pubblica amministrazione e diverse azioni sulla comunicazione.

Inoltre - continua Loukarelis - stiamo partecipando ai tavoli per la nuova Programmazione comunitaria 2021-2027 per tentare di incrementare ulteriormente le risorse a disposizione per aggiungere nuove attività che riteniamo prioritarie, come, per esempio, la creazione di centri antiviolenza dove ragazze e ragazzi Lgbti possano essere ospitati e protetti".

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