Coronavirus

Coronavirus, inizia la "battaglia" decisiva. Che cosa accadrà in 7 giorni

Il presidente del Css: "Le prima misure stringenti sono state adottate l'11 marzo. Ora ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza"

Coronavirus, inizia la "battaglia" decisiva. Che cosa accadrà in 7 giorni

"La settimana che andiamo a iniziare sarà cruciale e su questa ci aspettiamo finalmente di vedere un segnale di inversione di tendenza". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa quotidiana alla Protezione civile.

"Le prima misure stringenti di contenimento sono state adottate l'11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane - ha spiegato Locatelli -. La prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale". Il presidente del Css ha così rivolto un appello a tutti i cittadini: "È il momento per proseguire in questi comportamenti individuali perché saranno loro a prevenire una diffusione ulteriore del virus e un allargamento a quelle Regioni che oggi per fortuna non hanno uno scenario impegnativo come quello di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna".

I numeri riportati oggi dal capo della Protezione civile sono in calo, "ma non bisogna abbassare la guardia. Si devono tenere le misure adottate e rispettare le indicazioni anche del provvedimento del governo", ha spiegato Angelo Borrelli. Nelle ultime 24 ore si è infatti registrata una lieve diminuzione dei contagi e dei morti. In particolare, sono 651 i nuovi deceduti (ieri erano 793) per un totale di 5.476 persone. Per quanto riguarda invece i soggetti positivi, ad oggi, sono 46.638 i malati: 3.957 in sole 24 ore mentre ieri si erano registrati 4.821 nuovi casi. Continua a salire il numero dei guariti (+952, 7.024 in totale). Dall'inizio della diffusione del virus in Italia sono 59.138 le persone hanno contratto il Covid-19 (contando anche morti e guariti). "Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi né sopravvalutare una tendenza", ma il calo del numero giornaliero di contagi è "un segnale che cogliamo soprattutto perché comincia ad avvicinarsi alla distanza temporale a cui ci aspettiamo di vedere i segni tangibili dell'efficacia delle misure intraprese", ha commentato Franco Locatelli.

Con le ultime misure prese dal presidente del Consiglio Conte "siamo arrivati al massimo delle misure di prevenzione del contagio in termini di attività sociali piuttosto che lavorative", ha spiegato il presidente del Css. E così dalla prossima settimana dovrebbero iniziare a vedersi i primi risultati con un rallentamento costante dei contagi. Lo ha spiegato anche l'asessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera: "I dati di oggi sono un po' in chiaroscuro, però è più il chiaro dello scuro anche se non si può cantare vittoria. Il giorno in cui potremmo valutare se effettivamente c'è una riduzione è da martedì.

Se i numeri verranno confermati domani e martedì potremmo dire che c'è una controtendenza".

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