Coronavirus

Coronavirus in Lombardia, frenano i contagi. Ma ora preoccupa Milano

Cala il numero dei nuovi ricoverati e quello dei pazienti in terapia intensiva. La provincia più colpita è Milano, dove la curva ancora non si è livellata. Gallera: "Sono dati che non ci fanno stare tranquilli"

Coronavirus in Lombardia, frenano i contagi. Ma ora preoccupa Milano

"I dati di oggi continuano ad essere confortanti ma dobbiamo mantenere alta la guardia". Lo ha dichiarato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'aggiornamento quotidiano su Facebook sull'emergenza coronavirus.

Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 50.455 casi, con 1.337 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 1.598. "Il dato è confortante perché stiamo facendo più tamponi. Dai 6.826 di ieri agli 8.107 di oggi", ha aggiunto l'assessore. Il numero dei nuovi ricoverati "si è quasi fermato" con solo 7 pazienti in più rispetto a ieri per un totale di 12.209. Buone notizie anche dalle terapie intensive dove ci sono 1.317 pazienti (9 in meno rispetto a ieri), mentre cresce il numero dei dimessi: 28.224 (+184).

In leggera flessione il numero delle vittime. Nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 249 decessi che portano il totale a 8.905 (ieri le vittime sono state 345). "Un dato che si riduce anche se non possiamo dire che sta diminuendo in maniera significativa. La drammatica verità è che il numero reale è sicuramente più ampio e coinvolge persone nelle Rsa e sul territorio", ha continuato Gallera.

A quello sui decessi, si aggiunge un altro dato che ancora non fa stare tranquilli. Si tratta di quello che indica la situazione a Milano e provincia dove il totale dei casi è arrivato a 11.230, con un incremento di 411. "Questo dato non ci fa ancora stare tranquilli - ha dichiarato Gallera -. Bergamo e Brescia da qualche giorno hanno rallentato, le curve dei contagi si sono livellate. Milano invece sale, si stabilizza e sale ancora. Non siamo riusciti a dare un netto indirizzo a questa linea. Qui lo sforzo deve essere ancora più determinato, sia nel non uscire, sia nell'essere assolutamente con il volto protetto quando lo si deve fare". Per quanto riguarda la sola città di Milano, i contagi sono arrivati a quota 4.533 (+171) "in linea con ieri" quando l'incremento era stato di 178.

"Il rischio che possa ripartire tutto c'è - ha dichiarato Gallera -. In un momento come questo, con la gente provata, con le giornate che migliorano e la voglia di allentare la presa, noi abbiamo dato un messaggio forte: non è ancora finita, siamo in una fase molto critica. Quindi non potremo dire tra dieci giorni 'torniamo a bere lo spritz sui navigli'.

Purtroppo, per un po' di tempo non sarà così".

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