Coronavirus

Coronavirus, il picco non è ancora finito. Calano pazienti in terapia intensiva

Il bollettino sull'emergenza coronavirus: 88.274 positivi (+2.886). Oltre 20mila guariti. Le vittime sono 15.362 (+681). Borrelli: "Diminuiscono pazienti in terapia intensiva"

Coronavirus, il picco non è ancora finito. Calano pazienti in terapia intensiva

Oltre 20mila. È il numero dei guariti dall'inizio della diffusione del coronavirus in Italia. In particolare, sono 1.238 per un totale di 20.996 (ieri erano guarite 1.480 persone). Ad oggi, sono 88.274 i positivi nel Paese: 2.886 in più mentre ieri si erano registrati 2.477 nuovi casi. Il numero delle vittime intanto supera quota 15mila. Nelle ultime 24 ore sono decedute 681 persone, un dato in leggero calo rispetto a quello di ieri (766) che fa salire il totale delle vittime a 15.362.

Dall'inizio della diffusione del virus cinese, il numero complessivo dei contagiati (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 124.632 (4.805 persone in più rispetto a ieri). Con il sistema Cross, 114 pazienti sono stati trasferiti dalla Lombardia. In particolare, 38 sono ricoverati in Germania. "Abbiamo accettato la disponibilità della Germania quando la situazione era più critica, ora con i dati positivi possiamo pensare di trasferire le persone in altre regioni italiane", ha sottolineato il capo della Protezione civile aggiungendo che "oggi arrivano anche dall'Ucraina 13 medici e 7 paramedici che opereranno nella Regione Marche. È arrivata anche una donazione di materiali dall'Egitto".

Tornando ai dati, i pazienti ricoverati con sintomi sono 29.010; 3.994 (-74, -1.8%) sono in terapia intensiva, mentre 55.270 sono in isolamento domiciliare fiduciario. "Oggi per la prima volta registriamo un calo delle terapie intensive, 74 meno di ieri. È una notizia importante perché consente ai nostri ospedali di respirare. È il primo valore negativo dall'inizio dell'emergenza", ha dichiarato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana. "Dal 27 di marzo a oggi siamo passati da più di 120 accessi alle terapie intensive a un saldo negativo di 74. E anche i deceduti sono scesi dai 970 del 27 ai 680 attuali. Però valga il messaggio forte che questo non deve essere minimamente letto come un messaggio che ormai abbiamo superato la fase critica, pericolo scampato: non abbiamo ancora scampato nulla. Quanto messo in atto è servito a contenere la diffusione epidemica e a ridurre il numero dei nostri concittadini deceduti e quelli costretti a ricorrere alla terapia intensiva", ha aggiunto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, invitando a seguire ancora le misure. Poi ha sottolineato: "Uno studio autorevole ha di fatto definito in almeno superiori a 30mila il numero delle vite che sono state salvate o delle morti evitate attraverso queste misure di contenimento".

"Ci avete sentito spesso in questi giorni parlare dell'indice di R0, l'indice di contagiosità da abbassare attorno al valore di 1 - ha dichiarato Locatelli -. Questo valore è stato raggiunto ma adesso vogliamo andare oltre, vogliamo ridurlo e portarlo sotto 1 per avere l'evidenza che la diffusione epidemica nel Paese si è quantomeno assestata come incremento giornaliero, meglio ancora declina. L'obiettivo è scendere sempre di più". Poi ha aggiunto: "Nelle regioni del Centro-Sud, c'è stata la capacità di tutto il sistema sanitario di contenere una crescita importante del numero di soggetti infetti, di ricoveri in terapia intensiva, e ancor più tragicamente dei decessi. Non era scontato ottenere questo risultato, è un'ulteriore dimostrazione dell'efficacia delle misure di contenimento. Che non devono essere minimamente allentate. Per un po' di mesi dovremo convivere con questa infezione".

Borrelli e Locatelli sono poi intervenuti sulla nuova ordinanza della Regione Lombardia sull'uso di protezioni al volto. "Quello della mascherine è un argomento su cui non esistono evidenze fortissime. C'è grande dibattito anche nella comunità scientifica, ma la misura chiave è il distanziamento sociale", ha spiegato Locatelli. "La mascherina è importante se non si rispettano le misure di distanziamento", ha aggiunto il capo della Protezione civile.

Lombardia

"I dati di oggi sono buoni, ma non ci posso portare a ritenere che abbiamo tutto dietro le spalle e davanti solo una discesa rapida", ha dichiarato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'aggiornamento quotidiano su Facebook sull'emergenza coronavirus. Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 49.118 casi, con 1.598 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 1.455. Nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 345 decessi legati al coronavirus, che portano il totale a 8.656 (ieri le vittime erano 351). I ricoverati sono 12.202, 200 in più rispetto a ieri. "In terapia intensiva ci sono 1.326 pazienti, 55 in meno rispetto a ierI. C'è un allentamento della pressione sulle terapie intensive", ha aggiunto l'assessore.

Nella provincia di Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 9.588. Rispetto a ieri, la crescita è di 273 unità. A Brescia invece si sono accertati 166 nuovi casi e il totale è arrivato a 9.180. Nella provincia di Milano il totale dei casi è arrivato a 10.819, con un incremento di 428. Per quanto riguarda la città di Milano, i contagi sono saliti a quota 4.361 (+178) "in linea con ieri" quando l'incremento era stato di 166.

"Abbiamo avuto una riduzione e ci stiamo assestando. Ora abbiamo bisogno di dare l'ultima spallata. Questa è una situazione che ci deve vedere assolutamente concentrati", ha sottolineato Gallera.

Lazio

"Oggi registriamo un dato di 157 casi di positività. Continua così una lieve discesa con un trend al 4%", ha l'assessore alla Sanità e l'Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato. "Sono in crescita i guariti che salgono di 47 unità arrivando a 439 totali. Due guariti ogni ora - ha sottolineato l'assessore -. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 12.

731, mentre i decessi nelle ultime 24 ore sono stati 13".

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