Per gli immigrati la Fornero non vale

A chi chiede il ricongiungimento familiare lo stato assicura una pensione minima. Ma per ottenerla deve avere solo 65 anni, uno in meno dei pensionati italiani

Per gli immigrati la Fornero non vale

L'Italia non è fatta per gli italiani. Questo lo si sa da tempo, ma ogni giorno escono fuori delle "novità" che dovrebbero imbarazzare i nostri governanti che invece lasciato tutto così com'è. Prendiamo la Legge Fornero, ad esempio. Quella che ha lasciato a piedi e senza una pensione migliaia di cittadini che hanno regolarmente pagato i contribuiti in anni di lavoro.

Ecco i fatti, raccontati da Francesco Borgonovo su Libero. Una signora straniera che abbia un familiare con "permesso di soggiorno CE per soggiornamenti di lungo periodo" e abbia "residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale" può ottenere dallo stato un assegno cospicuo. Deve essere in "stato di bisogno economico" e avere "65 anni e 3 mesi", e allora lo Stato gli verserà ogni mese 448,51 euro. Insomma, quasi quanto una pensione minima italiana.

Il problema è che l'immigrata che chieda il ricongiungimento non avrà versato nemmeno un euro alle casse dell'Inps, che però tratta lei meglio di una pensionata italiana. Infatti, le straniere possono andare in pensione un anno prima, a 65 anni a fronte dei 66 che deve aspettare una nostra compaesana. Incredibile? No, è l'Italia.

Senza contare che ora Tito Boeri - presidente dell'Inps - sta pensando di ridurre la pensione ai pensionati nati a Roma o a Milano decidono di andare all'estero a vivere in pace il frutto di anni di lavoro.

L'anno scorso gli immigrati che hanno ottenuto l'assegno sociale sono stati 55.930, per una spesa di 327 milioni e 190mila euro. Soldi letteralmente regalati, nel senso che chi li riceve non ha contribuito nemmeno per un euro a formare il tesoretto che ora li mantiene. Ma c'è dell'altro. Spesso queste persone mettono in moto anche una truffa vera e propria: dopo aver ottenuto l'assegno sociale, se ne tornano nel loro Paese. Continuando ad incassare i soldi. La legge non lo permette, ma loro non se ne interessanto. Scovarli per la polizia è difficile anche se negli anni scorsi i blitz sono stati numerosi. Una donna ucraina, ad esempio, è stata arrestata nei giorni scorsi per via di un giro di prostituzione.

Su di lei si è scoperto che aveva fatto ottenere l'assegno sociale ai genitori, che vivevano in Ucraina. Nessuno se ne era accorto. Incasso? 69mila euro in 7 anni.

Una cifra che anche i nostri pensionati sognano. Ma è evidente: in Italia conviene essere stranieri.

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