Cronache

Primo 'congresso' delle sardine: "Non diventeremo un partito"

Dopo il successo a San Giovanni, la riunione del movimento nel palazzo occupato. Santori: "Primo obiettivo è tornare nelle piazze il prima possibile"

Primo 'congresso' delle sardine: "Non diventeremo un partito"

"Non faremo un partito, non ci sarà una candidatura. Continueremo a riempire le piazze e a lanciare i nostri messaggi di antifascismo, antirazzismo, contro l'odio verbale e per arginare Salvini, diciamolo chiaramente. Sicuramente appoggeremo la sinistra, ognuno nella sua libertà". Lo ha annunciato Grazia De Sario, promotice del movimento delle sardine di Barletta, al termine della riunione con i 150 attivisti nel palazzo occupato da un centinaio di famiglie in via di Santa Croce in Gerusalemme 55, a Roma. "Tutte le decisioni le prenderemo insieme", ha aggiunto parlando alle telecamere di RaiNews24.

Dopo aver riempito ieri piazza San Giovanni a Roma, oggi i rappresentanti delle sardine si sono riuniti nel palazzo occupato dagli abusivi dove lo scorso 12 maggio l'elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, entrò per togliere i sigilli ai contatori e riattivare la luce. Fuori dal quartier generale romano uno striscione: "Viva le sardine, abbasso gli sgombri". Così, la prima riunione nazionale delle sardine si è svolta per "mettere in contatto tra chi in questo mese ha comunicato solo su Facebook". Ma nel corso della mattinata si discusso soprattutto del futuro del movimento che dallo scorso novembre sta riempiedo le piazze di tutta Italia. Capitanati da Mattia Santori, i delegati promotori del falsh mob hanno fatto un primo bilancio sulle manifestazioni, su cosa ha funzionato e cosa invece deve essere rivisto.

"Abbiamo fatto quello che avevamo detto, tutti quelli che hanno organizzato sul territorio si sono ritrovati qui oggi. Primo obiettivo è tornare nelle piazze il prima possibile", ha annunciato il leader del movimento Santori, al termine del raduno. "Non ci saranno partiti e non ci saranno liste civiche in Emilia Romagna. Appoggeremo le liste di sinistra", ha assicurato Grazia De Sario. Quindi, per ora, nessuna discesa in politica con un partito di sole sardine. L'obiettivo è invece quello di continuare a scendere nelle piazze italiane e riempirle di cartelli come "Noi non ci leghiamo" e di voci che in coro cantano canzoni come "Bella ciao".

"Dialogo. Per riassumere in una parola cosa è successo nel primo 'congresso' delle Sardine basta una parola. Che passa dall'ascolto, dall'empatia, dalla non violenza, dall'accettazione delle diversità. E da un obiettivo comune: tornare sui territori subito. Continuare a presentare un'alternativa alla bestia del sovranismo e alle facili promesse del pensiero semplice. Continueremo a difendere la complessità. E lo faremo in maniera semplice, gratuita, creativa", hanno scritto su Facebook le sardine. "Se lo vorrete ci rivedremo presto. Basterà accettare ancora una volta l'invito. Basterà uscire dal mondo digitale. Basterà decidere chi volete ascoltare. Noi siamo qui. Ci saremo sempre. Non ci lasciate soli.

Non ci lasciamo soli".

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