"Terroristi giovani, età media polizia 47 anni"

L'allarme di Gianni Tonelli, segretario generale del Sap. "L'apparato della sicurezza viene lentamente smantellato da oltre 10 anni. A forza di tagliare, ormai abbiamo un vuoto da 45mila unità".

"Terroristi giovani, età media polizia 47 anni"

L'allarme sicurezza c'è. Ma soprattutto perché, a quanto pare, le nostre forze dell'ordine non sono pronte ad affrontare l'emergenza. La denuncia viene da Gianni Tonelli, segretario generale del Sap. "L'apparato della sicurezza viene lentamente smantellato da oltre 10 anni - ha detto - A forza di tagliare, ormai abbiamo un vuoto da 45mila unità".

Non solo. I nostri agenti non avrebbero "mai sparato a un bersaglio in movimento". "La verità è che siamo al collasso - aggiunge il Sap - Dopo l'attacco a Charlie Hebdo avevamo fatto stampare migliaia di copie di una cartolina, che avevamo spedito anche al premier Renzi, nella quale enunciavamo i sei punti base per la difesa, una sorta di ricetta della massaia sarebbe bastato intervenire sulla formazione, ed erano pochi spiccioli, ma non si è fatto nemmeno quello". Ma il problema più grande riguarda l'età dei nostri poliziotti.

Mentre i terroristi sono tutti giovani, addestrati e in buona forma, l'eta media dei poliziotti è altissima. "L'età media, in tutte le forze di polizia italiane, è di 47 anni. Io vengo dall'Emilia-Romagna e negli uffici di Forlì, Rimini e Ravenna l'età media è di 50 anni, un'età evidentemente inappropriata per fronteggiare le nuove sfide del terrorismo. Noi invece - denuncia il segretario del Sap - non abbiamo neppure mai sparato su un bersaglio in movimento. E non dimentichiamoci che questi non sono più i terroristi di una volta, che agivano contro obiettivi simbolici e poi cercavano la fuga". "Questi cercano il martirio - ha continuato Tonelli - e una volta scoperti si fanno saltare in aria. Si era pensato a un corso di preparazione per 13mila agenti che lavorano quotidianamente sulle strade, che rappresentano i primi avamposti contro il terrore, come si è visto nel caso di Charlie Hebdo.

Sarebbero bastati 6 milioni all'anno per 3 anni. Una cifra irrisoria, inferiore a quella spesa per le pulizie di Montecitorio, che ci avrebbe consentito di non farci trovare impreparati di fronte al rischio terrorismo".

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