Coronavirus

Meno contagi ma non è finita: presto ci sarà il picco dei decessi

La curva della pandemia in Italia cala leggermente. L'esperto: "Il picco dei contagi superato il 20 marzo, entro il 30 dovrebbe arrivare anche quello dei morti". Ma il vice di Borrelli avvisa: "Non abbassiamo la guardia"

Meno contagi ma non è finita: presto ci sarà il picco dei decessi

Il Covid-19 non si ferma. Ma rallenta. I dati dei decessi e dei contagi rivelano una lieve curva verso il basso, che fa sperare, anche se è ancora presto per pensare che il peggio sia passato. Ieri, i morti in un solo giorno sono stati 683, 60 in meno rispetto al giorno prima, quando erano state registrate 743 vittime. Numeri ancora alti, ma in lieve calo. E, secondo alcuni analisti, il picco relativo alle vittime potrebbe essere vicino.

La pensa così il fisico Fabrizio Nicastro dell'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), che su Facebook condivide statistiche e modelli riguardanti la curva del nuovo coronavirus. Secondo Nicastro, il picco di morti potrebbe arrivare entro il 30 marzo. Per il momento, in Italia siamo arrivati a 7.503 decessi e nella sola Lombardia i dati superano quelli cinesi, dato che nella Regione si contano 4.474 vittime. I morti che di questi giorni sono quelli contagiati due settimane fa.

Anche i nuovi contagi iniziano a diminuire. Secondo Nicastro, infatti, il picco per i rilevati positivi sembrerebbe essere già stato superato il 20 marzo e ora la curva è calante. Il totale dei positivi, infatti sale a 74.386 casi, con un incremento del 7,53%, meno rispetto agli ultimi giorni e, come specifica il Fatto quotidiano, il secondo più basso dall'inizio dell'epidemia.

Questi numeri, però, sono da prendere con le pinze. Infatti, secondo gli esperti, oltre ai contagiati sintomatici, ci sono anche gli asintomatici, che sono comunque contagiosi, e quelli a cui non è stato fatto il tampone: casi che, quindi, non compaiono tra i dati che la protezione civile fornisce ogni sera. A lanciare l'allarme era stato il virologo Andrea Crisanti, che aveva parlato di 450mila casi positivi in tutta Italia.

"Siamo in una fase di apparente stabilizzazione", ha detto ieri in conferenza stampa il vice di Angelo Borrelli, Agostino Miozzo, precisando che "è indispensabile, se vogliamo vedere la curva iniziare la decrescita, mantenere le rigorose indicazioni di distanziamento sociale".

E ha avvisato: "Se abbassiamo la guardia la curva potrebbe risalire".

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