Alitalia ritrova l'utile, ma è "mini"

In cassa 770 milioni. Si attende l'arrivo del cavaliere bianco

Alitalia ritrova l'utile, ma è "mini"

Alitalia è tornata in utile nel terzo trimestre del 2018 e si prepara alla conclusione del lungo percorso di risanamento che, a breve, dovrebbe portare nuovi partner nel capitale dell'ex compagnia di bandiera. Il tempo stringe: il termine per restituire il prestito ponte è il 15 dicembre, mentre la procedura di vendita si conclude il 31 ottobre. A tratteggiare i risultati raggiunti nei 17 mesi di commissariamento sono stati ieri i commissari straordinari dell'ex compagnia di bandiera: Luigi Gubitosi, Stefano Paelari ed Enrico Laghi in una audizione in Commissione Trasporti.

In particolare, secondo quanto spiegato dai tre commissari, è significativo il ritorno all'utile nel trimestre, nonostante si tratti di un profitto «piccolissimo» a detta di Gubitosi (e stimato intorno ai 2 milioni) L'utile infatti è stato raggiunto in un contesto di costi del carburante in ascesa di ben 38 milioni rispetto a un anno (a 231 milioni di euro dai 193 milioni del 2017). Gubitosi ha poi precisato che, tra giugno e settembre, l'ex compagnia di bandiera ha realizzato ricavi da passeggeri per 835 milioni, in crescita del 7,1% su base annua. Il margine operativo lordo è aumentato a 87 milioni (da 68 milioni). Considerando ammortamenti, costi finanziari, e oneri finanziari sul prestito pubblico, l'utile ante imposte stimato si attesterebbe intorno ai 2 milioni. Paleari ha poi alzato il velo sulla cassa, sottolineando il differente andamento rispetto alla gestione precedente. Alitalia, infatti, dovrebbe chiudere il trimestre con una disponibilità di cassa di 770 milioni, includendo i depositi a garanzia.

Quanto al futuro, i commissari rinviano al governo ogni commento sui possibili partner per Alitalia. Da tempo si discute su un ingresso di Fs o Cdp.

Alitalia è sicuramente «molto più interessante per un acquirente di quanto non lo fosse 12 mesi fa» ha concluso Gubitosi.

«È un'azienda che fattura 3 miliardi sul mercato, non sono tanti. Come mi immagino il futuro di Alitalia? Vorrei che partecipasse a un nuovo sviluppo infrastrutturale del Paese» ha concluso Paleari.

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