Il ribelle Civati: "Voterei no". Ma Bersani lo bacchetta: "Senza fiducia finisce il Pd"

"L’idea del Nuovo centrosinistra esiste. Infatti fin da oggi proponiamo una grande rete di persone che superi le etichette perché, ormai, tutti hanno fatto quello che volevano con il voto degli elettori. Non c’è nessuna scissione ma un ragionamento politico e c’è il rifiuto di una svolta personale. Non sarebbe un nuovo partito per ora ma una formazione trasversale rimanendo nel Pd ma cercando di tenerlo aperto". Giuseppe Civati spiega così l'idea che cova da tempo, ossia quella di creare un nuovo schieramento che annoveri parte del Pd, Sel e dissidenti a 5 stelle. Ieri l'esponente del Pd aveva lanciato una consultazione dal suo blog chiedendo agli elettori cosa fare in merito alla fiducia al governo Renzi. E il risultato è stato questo: 50,1% ha votato per il sì alla fiducia contro il 38,5% per il no e il 10,7% per l’astensione. "Potessi farlo liberamente, senza mettere in discussione in rapporti con il Pd, voterei no, ma proprio no", ha ribadito Civati. Che oggi ha ricevuto una risposta indiretta da Pier Luigi Bersani. "Quando sento qualcuno che ipotizza di non votare la fiducia, penso che abbia perso la bussola. La fiducia si vota, altrimenti finisce il Pd", ha dichiarato l'ex segretario democratico in un colloquio con L'Unità.

Bersani ha poi aggiunto che, una volta votata la fiducia, "poi bisogna tornare a pensare e a discutere, senza timore di dire la nostra, su cosa è utile che il governo Renzi faccia per l’Italia e su cosa dovranno fare i democratici da domani. Dobbiamo sempre pensare al film di domani. Oggi stiamo preparando il futuro. E mi preoccupa questo distacco tra la società e le istituzioni democratiche".