Cronaca locale

Disabilità, si alza il sipario su arte e teatro

Dall'ex Fornace ai Filodrammatici, spettacoli e mostre sull'handicap

Disabilità, si alza il sipario su arte e teatro

Marta Calcagno Baldini

Il teatro è lo specchio della società: non è un caso che a Milano affronti il tema della disabilità e dell'esclusione. «Edge» confine in inglese, è un festival di teatro d'arte sociale che esplora il complesso mondo dell'handicap: diretto da Donatella Massimilla si svolge fino a mercoledì al Pacta Salone (via Ulisse Dini 7), al Centro Asteria (piazza Francesco Carrara 17), all'ex Fornace (Alzaia Naviglio Pavese 16), e a San Vittore.

Ci si rivolge a persone diversamente abili, reclusi, sia per gli argomenti degli spettacoli sia per il coinvolgimento diretto di artisti in carcere o ex detenuti, e poi abili e diversamente abili: il festival ha puntato su 10 spettacoli, video e laboratori. Restano in mostra all'ex Fonace si trovano le opere dello scultore Felice Tagliaferri, direttore della «Chiesa dell'Arte» e insegnante d'arte, non vedente: lavori da scoprire con il tatto nella mostra «Dare forma ai sogni». Chiude il festival mercoledì una tavola rotonda sulle buone pratiche di teatro e carcere in un focus tra Messico e Italia (ex Fornace ore 17.30) e alle 20.45 Darios de Frida, spettacolo con detenute di San Vittore che leggono il Diario degli ultimi dieci anni dell'artista messicana nella cui sofferenza si rispecchiano e riconoscono.

Ai Filodrammatici fino al 3 giugno si recita Martiri, di Marius von Mayenburg per la regia di Bruno Fonasari: una decina di giovani e convincenti attori interpretano un lavoro che riflette sul tema dell'integralismo religioso, ma non islamico. Il protagonista è il giovane studente cristiano Benjamin, che trova nella Bibbia la sua linfa per crescere, ma senza cercare il dialogo con gli altri. Ecco che la sua diventa una cieca battaglia in difesa di quella che lui crede essere l'integrità cattolica, e la sua Bibbia tascabile è il mezzo per comunicare il suo messaggio con una violenza, in primo luogo verbale e successivamente anche fisica, in un climax che porta verso la distruzione.

Lunedì 4 giugno, alle 20.30, la giornalista Livia Grossi terrà un reading conclusivo del laboratorio dal titolo «Quando mi sono sentito l'altro - Storie di quotidiana diversità» da lei condotto nell'ambito del progetto dell'Accademia dei Filodrammatici per il Teatro Utile 2018.

L'11 giugno Bruno Milone, docente di sociologia dell'immigrazione all'università Unimed alle 21 terrà un reading conclusivo del laboratorio «La scrittura autobiografica come luogo d'incontro» condotto da Gabriella Grasso al Centro di accoglienza straordinaria della Croce rossa. Infine il 2 luglio si terrà l'incontro con Renato Gabrielli, drammaturgo e docente, e il reading conclusivo del laboratorio «L'amplificazione della paura tramite fake news» (gli spettacoli sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria, 02 86460849, filodram@accademiadeifilodrammatici.

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