Cronaca locale

Le nuove bici senza stazioni puntano già fuori confine

La Città metropolitana lancerà il bando per i Comuni Ofo prepara sanzioni: oltre 100 mezzi in case e cortili

Chiara Campo

É appena sbarcata a Milano con 4mila bici gialle ed è pronta a portarne «almeno altrettante» nell'hinterland, magari a Cinisello o Cernusco sul Naviglio dove a quanto pare ai pendolari piace il bike sharing senza stazioni. La società Ofo, che ha debuttato in città il 15 settembre, in un mese ne ha già dovuto recuperare «alcune centinaia di biciclette parcheggiate in maniera irregolare fuori dai confini della città». Nel frattempo altri sindaci si sono fatti avanti e Beppe Sala ha anticipato che la Città metropolitana dovrebbe lanciare nel 2018 un bando per estendere il free floating nei Comuni interessati. Qualche centinaio di bici gialle lasciate fuori dall'area, almeno un centinaio di casi in cui la società è dovuta intervenire con i vigili per appropriazione indebita (c'è chi l'aveva posteggiata sul pianerottolo, chi nel cortile o addirittura in casa), hanno fatto il giro del web poi i casi di modelli Ofo o della concorrente Mobike (partita a fine agosto) appese agli alberi, parcheggiate sulle cabine telefoniche o gettate nel Naviglio. Atti di vandalismo o uso scorretto che il city manager di Ofo, Marco Menichetti, definisce ancora «nella media, intorno al 3-4 per cento rispetto al totale degli utilizzi, una decina al giorno». Ma dal primo novembre quando partiranno le nuove tariffe - fino a fine mese il servizio è gratis - scatterà un sistema di bonus per chi lo usa tanto e bene e sanzioni a chi sgarra fino al blocco degli affitti. Si parte con 100 «crediti» invece al momento dell'iscrizione. Il sindaco che è intervenuto ieri al lancio ufficiale di Ofo si è detto «molto contento della partenza del bike sharing senza stalli, anche se arrivati a 12mila mezzi, che insieme ai 4.650 di Bikemi diventano oltre 16mila, ci fermeremo per un annetto. Serve osservare bene la situazione, far progredire il servizio e pensare anche le piste ciclabili». Ma ha ammesso anche di essersi «molto seccato di qualche gesto non all'altezza di Milano. E non chiedo ai gestori di essere clementi, chi sbaglia va sanzionato». L'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha già anticipato che il Comune produrrà insieme ai gestori un e-book sull'uso corretto delle bici senza stazioni, va dato atto che molti parcheggiano in maniera scorretta perchè davvero non hanno ben compreso cosa si intende con il «prendi e lasci dove vuoi».

Ofo dunque ha completato anche la seconda fase, da ieri ha messo sulle strade le 4mila bici previste dal bando comunale e dal primo novembre chi scarica la app e si iscrive al servizio dovrà iniziare a pagare, fino ad un massimo di 5 euro al giorno. Le tariffe: 20 centesimi per la prima mezz'ora, 30 per la seconda mezz'ora, 50 centesimi per le successive mezz'ora fino appunto ad un massimo di 5 euro nel caso di noleggio per l'intera giornata. Non sono previsti invece costi di deposito. In circa un mese la società cinese ha già registrato 320mila tragitti compiuti in città, 325mila km percorsi che equivalgono a più di otto giri intorno alla terra, a 570 volte a distanza tra Milano e Roma e soprattutto a 80 tonnellate di Co2 in meno nell'aria. Il primo utente Ofo è stato Filippo De Nicolai, ringraziato ieri dal country manager Antonio Rapisarda. Il Comune riceve dai gestori una «tassa» di 30 euro a bici (120mila euro da Ofo). E Granelli annuncia 30 milioni di investimenti nel prossimo biennio sulle piste ciclabili e 40 nuove stazioni di BikeMi, alcune in centro e altre a Giambellino, Lorenteggio e Porta Romana».

Le vecchie bici con stazione stanno registrando un calo del 15%.

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