Cronaca locale

«Sos» Giardini Montanelli Rovinati da troppi eventi

Danni e disagi ma manifestazioni e concerti evitano abbandono e tengono lontani i balordi

Marta Bravi

«Tir enormi in doppia fila nei Giardini, auto senza permesso che entrano per portare le piantine a casa, viali solcati come trincee, panorami da retrobottega indecenti, pietre storiche sbriciolate dal viavai di camion senza alcun controllo del traffico, megastrutture che oscurano il paesaggio e birrerie a rotazione, sono solo alcuni dei disagi conseguenti all'epidemia di eventi ai Giardini Montanelli. Noi ci teniamo Noi siamo Agiamo!». Così scrivono sulla loro pagina facebook gli Amici dei Giardini pubblici Montanelli, associazione di cittadini nata nel 2016 per vigilare sull'uso dello storico parco. In effetti in questi week-end si sono succeduti una serie di eventi che in realtà hanno coinvolto tutta Milano. dal 10 al 12 maggio la città ha ospitato la 92esima adunata nazionale degli alpini, questo week end i giardini hanno ospitato la XXIV edizione della Mostra mercato Orticola, mentre la città è stata invasa dallo straordinario appuntamento con la musica di Piano City, dal venerdì a domenica sempre agli ex giardini pubblici si terrà il Wired Next Fest. «Milano ormai è diventata un'Expo di se stessa...» commentano gli amici dei Giardini, che se la prendono anche con la Milano City Marathon: «stanno allestendo un villaggio enorme che impedisce addirittura il passaggio ai frequentatori e chiude molti ingressi. Il ricavato del riciclo delle centinaia di migliaia di bottiglie di plastica utilizzate dai partecipanti sarà investito per migliorare il percorso vita del Parco Sempione. È la solita storia, casino ai Giardini e soldi altrove!».

L'associazione si occupa di tutelare gli storici giardini che si stendono su 172mila metri quadrati, racchiudendo 4 musei, 15 tra monumenti, statue e sculture, il Gazebo Padiglione della Musica, area pic-nic, area fitness e aree giochi, ha certamente il merito di occuparsi quotidianamente del parco, della sua salvaguardia, di alcune opere di manutenzione, ma è anche vero che è nato nel 2016 per combattere il «triste abbandono» del parco di Porta Venezia. Fino a qualche anno fa, infatti, i guardini erano utilizzati come campeggio all'aria aperta da disperati e vagabondi, con i conseguenti problemi di decoro, «non solo di giorno ma soprattutto di notte, quando si verificano anche episodi di prostituzione maschile, la mattina ci sono bisogni e profilattici ovunque. La sporcizia è tale che ormai prolifera una colonia di topi». Da quando i giardini vengono utilizzati come location per eventi sportivi, ma non solo, vagabondi e disperati hanno dovuto trovarsi un altro rifugio. Il degrado e la sporcizia sono svaniti. Inutile dire che dopo ogni evento del genere, Amsa ripulisce il parco in ogni suo angolo.

Delle due l'una verrebbe da dire: Parco dimenticato da istituzioni e sponsor con problemi di abbandono e degrado, o location ambite per eventi, dalla maratona ai concerti di piano, con i disagi, a breve termine, conseguenti.

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