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Arrestato lʼex presidente georgiano Saakashvili, proteste a Kiev

La polizia aveva già cercato di arrestarlo martedì scorso, ma l'ex presidente era stato liberato dai suoi sostenitori dopo essere stato caricato su un furgone dagli agenti

Arrestato lʼex presidente georgiano Saakashvili, proteste a Kiev

L'ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili ha annunciato lo sciopero della fame per protestare contro il suo arresto, avvenuto ieri sera a Kiev. Saakashvili è diventato una delle principali figure d'opposizione nei confronti del presidente ucraino Porochenko.

La polizia aveva già cercato di arrestarlo martedì scorso, ma l'ex presidente era stato liberato dai suoi sostenitori dopo essere stato caricato su un furgone dagli agenti. Saakashvili, come riportano i suoi avvocati, è accusato di aver organizzato un colpo di stato con il sostegno della Russia.

Nella notte sono centinaia i manifestanti che si sono riuniti davanti all'edificio dei servizi segreti ucraini, dove l'ex presidente è detenuto. "Vogliamo sapere perché è stato arrestato", hanno affermato alcuni suoi sostenitori.

Il fermo dell'ex presidente è al centro di una crisi che riguarda lo status dell'ufficio nazionale anticorruzione, un'istituzione specificamente dedita alla lotta alla corruzione al più alto livello dello stato, il cui attuale governo intende ridurre le prerogative. Anche Saakashvili denuncia pubblicamente la corruzione diffusa, che, quattro anni dopo la rivoluzione di Maidan nell'inverno del 2013-2014, bloccherebbe tutti i tentativi di riforma, sia a livello economico che politico e sociale.

Da alleato a nemico giurato

Saakashvili, ex presidente della Georgia, è venuto in Ucraina dopo essere stato chiamato da Poroshenko, che lo aveva poi nominato governatore di Odessa, incaricandolo di combattere la corruzione nel Paese. Diventato cittadino ucraino, Saakashvili ha dovuto rinunciare alla cittadinanza georgiana. La sua rottura con Poroshenko è cominciata quando ha lasciato il suo posto da governatore di Odessa nel 2016.

Il pungo duro del presidente ucraino nei suoi confronti si è concretizzato l'estate scorsa. Mentre era all'estero, Saakashvili è stato infatti privato della sua cittadinanza ucraina. A settembre, per rientrare nel Paese l'ex presidente georgiano ha dovuto forzare in modo pacifico un posto di blocco al confine con la Pologna.

Tornato a Kiev, Saakashvili è diventato il principale oppositore politico di Poroshenko.

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