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Esplosione a impianto di gas in Austria. Eni: "I prezzi saliranno"

Flussi di nuovo regolari dalla mezzanotte. Calenda: "Ecco perché ci serve il Tap"

Esplosione a impianto di gas in Austria. Eni: "I prezzi saliranno"

Decine di persone sono rimaste ferite nell'esplosione di un impianto di distribuzione di gas a Baumgarten a der March, in Austria, in un incidente (video) in cui almeno una persona ha perso la vita. A scriverlo è la stampa austriaca, con Der Standard che parla addirittura di 60 feriti nella sua edizione online.

Ancora ignote le cause che hanno provocato l'esplosione, in uno dei principali snodi europei e che ha portato "un forte sbilanciamento", come confermato dal ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che già nel pomeriggio parlava di problematiche anche per l'Italia.

"Oggi c'è stato un incidente serio sul gas in Austria - ha detto -, vuol dire che abbiamo un problema serio di forniture, con una grande concentrazione di forniture dalla Russia".

"Il gasdotto tap serve a questo", ha aggiunto Calenda, secondo cui se l'Italia avesse la Trans Adriatic Pipeline "non dovremmo dichiarare, come faremo oggi, lo stato d'emergenza".

È Snam intanto a far sapere che gli stoccaggi garantiranno l'approvvigionamento, nonostante siano al momento interrotte le forniture in arrivo da Mosca. Il flusso riprenderà comunque con regolarità a partire dalla mezzanotte.

"Abbiamo usato le nostre riserve strategiche di gas per coprire il fabbisogno di oggi, ma avremmo riserve per altri 5-6 giorni. Non ci serviranno perché si riaprirà probabilmente stanotte la rotta. C'è stato un forte sbilanciamento ma solo per un giorno", ha aggiunto il ministro Calenda.

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, rivela come i prezzi stiano "salendo. Ora dipenderà da quanto dura il problema in Austria".

E mette in chiaro: "Al di la di trovare gas più costoso o usare stoccaggi che ci servono però a gennaio- febbraio, è un fenomeno che porta ad un aumento generalizzato dei prezzi".

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