L'appello del docente turco: "Stabilità per il Medio Oriente"

Il professore Togrul Ismayil analizza i nuovi scenari della Turchia dopo l'attentato di Istanbul di questa mattina

L'appello del docente turco: "Stabilità per il Medio Oriente"

Le parole del professore Togrul Ismayil, Docente alla TOBB University of Economics and Technology di Ankara, raccolte dal professore Ermanno Visintainer, Senior Fellow de Il Nodo di Gordio.

Stamattina, ore 10: 30, in Piazza Sultanahmet, cuore turistico di Istanbul, c’è stato un attacco terroristico. Come risultato, secondo i dati ufficiali, 10 persone sono morte mentre 15, sono rimaste ferite. Obiettivo principale dei terroristi che hanno scelto questo centro turistico della Turchia, è stato quello di mostrare che la sicurezza del nostro paese non esiste e che versa in uno stato caotico come quello dell'Iraq e della Siria vivendo una vera e propria guerra civile.

Infatti, la Turchia, negli ultimi mesi è obiettivo di gruppi terroristici, direttamente collegati alle vicende del Medio Oriente. Dal 2013 in Turchia l’ISIS è stata ufficialmente riconosciuta come organizzazione terroristica. La Turchia sta conducendo una seria lotta contro l'organizzazione terroristica sia all’interno del paese, sia simultaneamente fornendo il supporto necessario alla coalizione internazionale. Se, in queste operazioni anti-terroristiche il ruolo della Turchia è in crescendo, dall’altra parte come altri Stati della coalizione anti-terrorismo, quali la Francia, essa è diventata il bersaglio dell'organizzazione terroristica. Pertanto, perdurando nella regione mediorientale una situazione di violenza e di caos e muovendosi tutte le nazioni sviluppate con azioni comuni nella lotta contro il terrorismo in Medio Oriente, la Turchia e l’Europa diventeranno il bersaglio di questa organizzazione terroristica brutale.

Pertanto a nostro avviso è molto importante innanzitutto ristabilire al più presto possibile la stabilità, rimuovendo dal Medio Oriente la situazione caotica. Oggi il terrorismo internazionale si è progressivamente trasformato e gli obiettivi e i metodi del terrore sono cambiati molto seriamente. Le azioni suicide sono destinate a semplici cittadini e civili. Le organizzazioni terroristiche stanno usando il social network come una forma particolarmente grave di propaganda. Ad esempio, se l’ISIS da una parte opera come organizzazione terroristica di stato, dall'altra si è mostrata come organizzazione di network. Pertanto, è difficile riuscire a trovare misure di sicurezza efficaci contro tale organizzazione terroristica. In una tale situazione sta diventando una necessità impellente l’intraprendere sforzi congiunti contro le organizzazioni terroristiche da parte dell’intelligence dei governi mondiali.

Senza realizzare veramente questa collaborazione sarà impossibile difendersi al cento per cento dagli attacchi terroristici. Non ci sono doppi standard. Nella lotta contro il terrorismo non ci può essere doppiopesismo. Con il principio secondo cui "il vostro terrorista è cattivo", il mio invece è buono non ci sarà un mondo sicuro.

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