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Trump "congela" gli Stati Uniti: lo shutdown blocca le agenzie

Il presidente Usa non ottiene il finanziamento del muro con il Messico. Ma poi tende la mano ai dem sulla legge di bilancio

Trump "congela" gli Stati Uniti: lo shutdown blocca le agenzie

Donald Trump lo aveva promesso e, alla fine, ha mantenuto la parola data. Da ieri, gli Stati Uniti sono bloccati. Fermi. La Casa Bianca ha infatti ordinato lo shutdown, il terzo della storia di questa amministrazione. Sostanzialmente, dalla mezzanotte di ieri sono state bloccate le operazioni di diverse agenzie chiave per il governo a causa dello stallo in Senato sulla legge di bilancio. Al centro dello scontro ci sono i cinque miliardi che Trump aveva chiesto per l'ampliamento del muro (voluto da George H. W. Bush e poi ampliato da Bill Clinton) al confine con il Messico.

Gran parte delle agenzie governative americane è bloccata. Tra queste anche quelle che gestiscono la sicurezza interna, le forze dell'ordine, la raccolta delle tasse, i trasporti e i parchi nazionali. I numeri sono impressionanti: 800mila dipendenti federali dovranno interrompere il loro lavoro e non saranno pagati. L'America, fino a quando ci sarà lo shutdown, cambierà volto: molti dipendenti della Nasa verranno rimandati a casa, i parchi saranno aperti, ma pochi dipendenti vi lavoreranno. Ovviamente, Trump, che è un abile negoziatore, ha fatto ricadere la colpa di questo stallo sui democratici - "spetta a loro dirci se stasera avremo o meno un shutdown" - e ora sta cercando un modo per uscire da questa impasse. Anche perché questa settimana è stata una delle più difficili della sua amministrazione, tanto che ieri Wall Street ha concluso la sua settimana peggiore da un decennio a questa parte.

Ma non c'è solamente il fronte interno. L'annuncio del ritiro di 2mila berretti verdi dalla Siria ha creato parecchio scompiglio in seno al governo. Il generale James Mattis si è dimesso, rompendo con il presidente. Così come il ritiro di parte del contingente militare americano in Afghanistan rischia di cambiare parecchio non solo gli equilibri nell'area, ma anche, e soprattutto, all'interno degli Stati Uniti.

Per cercare di risolvere la crisi, Trump ha deciso di non partire con la famiglia per la Florida, dove avrebbe dovuto passare le vacanze di Natale. Ma non sarà facile.

Ad ogni modo, il presidente americano ha lasciato la porta aperta, pubblicando, due ore dopo lo shutdown, un video appello ai democratici, chiedendo il loro aiuto. Ma ce la farà?

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