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Trump esulta: "Record di clandestini arrestati"

La Casa Bianca ha già annunciato una nuova misura diretta a scoraggiare l’arrivo di migranti dal Centroamerica: la carcerazione “a tempo indeterminato” dei clandestini arrestati

Trump esulta: "Record di clandestini arrestati"

La “linea dura” promossa dal presidente Trump contro l’immigrazione illegale negli Stati Uniti avrebbe già prodotto risultati “da record”. La Casa Bianca ha infatti pubblicato gli ultimi dati sugli arresti effettuati dalla Polizia di frontiera ai danni di migranti irregolari. Ad avviso dell’entourage del presidente, dallo scorso aprile, ossia da quando il tycoon, ha varato la “tolleranza zero”, vi sarebbe stato un “impressionante” incremento di clandestini fermati alla frontiera. Lo staff del tycoon ha presentato il significativo aumento di migranti intercettati al confine con il Messico come una diretta conseguenza dell’impegno profuso da Trump nella salvaguardia degli Usa dall’immigrazione incontrollata. Dopo avere evidenziato i meriti dell’attuale inquilino della Casa Bianca, l’entourage di quest’ultimo ha biasimato Barack Obama per avere adottato, durante il rispettivo mandato presidenziale, un atteggiamento “lassista” in ambito migratorio.

Kevin McAleenan, vertice della United States Customs and Border Protection (Cbp), agenzia incaricata del controllo delle frontiere nazionali, ha definito “senza precedenti” il numero di stranieri irregolari arrestati grazie alla “linea dura” decisa da Trump. Secondo il vertice della Polizia di frontiera, lo scorso agosto sarebbe stato un mese caratterizzato da “risultati mai visti” sul fronte della lotta contro l’immigrazione di massa. McAleenan asserisce che gli agenti avrebbero tratto in arresto 46.560 clandestini provenienti dal Centroamerica e che una cifra simile non sarebbe mai stata registrata in tutti i cinque anni precedenti. Dopo avere sottolineato la portata dei risultati conseguiti dalla Polizia di frontiera nel contrasto ai flussi migratori, il vertice della Cbp ha dichiarato: “Il fatto che ogni giorno migliaia di persone tentino di entrare in territorio americano è il sintomo di una crisi dalle proporzioni drammatiche. L’immigrazione rappresenta certamente un fattore destabilizzante per la sicurezza nazionale, ma è anche la diretta conseguenza di immani catastrofi umanitarie.” I dati descritti ai media Usa da McAleenan sono stati sottolineati con grande enfasi da Sarah Huckabee Sanders, portavoce della Casa Bianca. La Sanders ha infatti rimarcato il nesso causale tra l’aumento degli stranieri irregolari fermati alla frontiera e le drastiche riforme adottate da Donald Trump in ambito migratorio. Allo stesso tempo, la portavoce ha rimproverato alla precedente Amministrazione federale, quella capeggiata da Obama, una condotta “eccessivamente permissiva” circa la difesa del Paese dall’ingresso dei clandestini.

La Sanders ha poi annunciato alla stampa l’imminente adozione, da parte del tycoon, di una nuova misura diretta a inasprire la “tolleranza zero”. Al fine di scoraggiare ulteriormente i flussi di migranti provenienti dal Centroamerica, l’Amministrazione Trump sarebbe pronta a introdurre la carcerazione “a tempo indeterminato” degli irregolari arrestati. Il provvedimento al vaglio della Casa Bianca ha già provocato la dura presa di posizione delle associazioni a difesa dei diritti degli immigrati. Le ong hanno subito accusato il presidente di volere stabilire norme palesemente in contrasto con la giurisprudenza della Corte suprema. Nel 1993, infatti, il massimo organo giudiziario, con la sentenza Reno v. Flores, ha riconosciuto agli stranieri arrestati il diritto a non essere sottoposti dalle autorità americane a carcerazioni dalla durata indefinita.

Negli Stati Uniti, il nodo-immigrazione continua a rivestire estrema rilevanza nel dibattito politico nazionale e sarà uno degli argomenti cruciali delle imminenti elezioni di medio termine.

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