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Strategie e Colle: il centrodestra riparte compatto

Vertice a Roma tra Berlusconi, Meloni e Salvini. I tre leader si vedranno settimanalmente: "Uniti per i prossimi impegni, soprattutto per il Colle. No al proporzionale"

Strategie e Colle: il centrodestra riparte compatto

Il centrodestra si ricompatta e fa quadrato dopo i risultati delle elezioni amministrative. Si è tenuto a Villa Grande il vertice alla presenza di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini: i tre leader della coalizione hanno deciso di vedersi subito dopo gli esiti del voto nelle principali città italiane che di fatto non hanno restituito un buon responso. Il pranzo di lavoro si è tenuto nel nuovo quartier generale romano del Cav, nella ex Villa Zeffirelli sull'Appia Antica. Il faccia a faccia è stato necessario per serrare le fila e tracciare la rotta da seguire per non fallire i prossimi appuntamenti politici.

Il vertice del centrodestra

Nel comunicato congiunto del centrodestra si fa sapere che si è trattato di un "incontro cordiale" svolto in un clima "di massima collaborazione". Dopo aver analizzato i risultati elettorali e le principali cause, i leader della coalizione hanno stabilito che d'ora in avanti avranno incontri periodici - con frequenza settimanale - "per concordare azioni parlamentari condivise".

In tal modo il centrodestra vuole "muoversi compatto" e preparare "per tempo" i prossimi appuntamenti elettorali e politici, "con particolare attenzione all’elezione del prossimo presidente della Repubblica". Infine è stata confermata l'indisponibilità "a sostenere un cambiamento della legge elettorale in senso proporzionale".

La strategia del centrodestra

Dunque la coalizione si dice pronta a riorganizzarsi in vista delle prossime sfide. Matteo Salvini innanzitutto guarda alla manovra, da considerarsi come primo banco di prova: "Se il centrodestra compatto - sia maggioranza che opposizione - riuscirà ad aumentare miliardi per il taglio delle tasse e diminuire quelli per il reddito di cittadinanza, vorrà dire che abbiamo fatto bene". Ma andranno evitati litigi e divisioni: "Abbiamo il dovere di lavorare compatti".

Il leader della Lega ha informato che nel vertice non si è parlato di leadership, "ma di tasse, manovra economica e difesa del lavoro". La partita più importante sarà inevitabilmente quella del Quirinale, per cui il centrodestra punta ad avere grossa voce in capitolo: "Voteremo compatti. E siccome su mille persone che voteranno 450 sono del centrodestra, qualunque scelta da qua dovrà passare".

Salvini infine ha ribadito la netta bocciatura nei confronti del sistema elettorale di tipo proporzionale poiché "significa il caos e ai 62 partitini". Il centrodestra si dice favorevole all'attuale sistema, pronto però a valutare possibili modifiche solo "in senso più maggioritario".

Il ritorno di Berlusconi

Proprio ieri Berlusconi è arrivato a Roma dopo circa otto mesi passati a distanza a causa di alcuni ricoveri ospedalieri. L'ultima sua presenza nella Capitale risaliva a febbraio, in occasione delle consultazioni per la nascita del governo Draghi. Ora il Cav ha già fatto le prime mosse per prendere la situazione in mano di prima persona e rilanciare sia il partito sia la coalizione. Oggi ha designato Paolo Barelli come nuovo capogruppo alla Camera di Forza Italia, al posto di Roberto Occhiuto che è stato eletto presidente della Regione Calabria.

Il leader di Forza Italia era intervenuto al vertice del Partito popolare europeo via streaming e nei comizi di campagna elettorale attraverso un collegamento telefonico.

Ora è pronto a tornare protagonista per compattare sempre di più il centrodestra, a cui ha indicato i due principali piani d'azione su cui muoversi: scegliere meglio i candidati e tornare a parlare anche all'elettorato moderato.

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