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Dai vescovi ai gesuiti: la Chiesa scende in campo per difendere il Quirinale

Dai vescovi ai gesuiti: la Chiesa scende in campo per difendere il Quirinale

C'è allarme nella Chiesa italiana per una svolta sempre più marcata che sta cercando di mettere nell'angolo il capo dello Stato. I consiglieri di monsignor Nunzio Galantino (nella foto) avevano invitato il segretario della Cei a non consegnarsi a Lucia Annunziata a in 1/2 ora, in una situazione politica deteriorata e che in effetti nel giro di poche ore è precipitata. Già durante l'assemblea generale della Cei conclusasi il 24 maggio il presidente dei vescovi, il cardinale Gualtiero Bassetti, aveva espresso perplessità sullo «stallo» e la «confusione di ruoli», difendendo Sergio Mattarella come baluardo: «Stima per la guida saggia e paziente con cui sta facendo di tutto per dare un governo all'Italia».

Ieri anche Galantino ha stigmatizzato i «diktat» di Salvini e Di Maio: «Non è solo l'imposizione di un tale ministro, l'annuncio di un provvedimento, il problema del professor Savona, ma è il clima che mi preoccupa». Seria anche la preoccupazione di Avvenire. «Oltre l'assurdo assedio» il titolo dell'editoriale del direttore Marco Tarquinio. «Nessun leader degno di questo nome, e di una decente democrazia - scrive Tarquinio - può permettersi di tentare di imporre, con una sorta di tonante e assurdo assedio al Quirinale, le sue pretese riguardo a decisioni e nomine che rientrano nelle prerogative proprie del massimo garante delle nostre istituzioni democratiche».

In serata, dopo le nuove critiche di Salvini e Di Maio e l'accorato intervento di Mattarella, è arrivata su twitter la solidarietà del padre gesuita Francesco Occhetta, scrittore de La Civiltà Cattolica esperto di temai politici: «Tanta, tanta vicinanza al Presidente della Repubblica in questo momento difficile per le istituzioni».

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