Politica

L'egemonia della sinistra monopolizza pure il gossip

I coming out delle politiche

L'egemonia della sinistra monopolizza pure il gossip

«Un giorno, dopo 24 anni insieme, mi ha comunicato che se ne andava, che non mi amava più e che si era innamorato di un'altra». Ad affidare ad un settimanale patinato questa confessione intima non è un'attrice fresca di red carpet a Cannes o la moglie di un calciatore delusa dall'ennesima sbandata del consorte.

Le pene d'amor perdute sono quelle della 46enne Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ed esponente di spicco del Partito Democratico che, dalle pagine di Vanity Fair, tiene a farci sapere che è stata sì mollata dal marito ma anche che si è prontamente consolata con un uomo più giovane. «Ma di poco», precisa Serracchiani. Giusto, senza esagerare. Va bene il gossip, o meglio l'autogossip, va bene il magazine fighetto e la foto glamour ma da qui a passare per la Brigitte Macron italiana ce ne passa. È pur vero che sono lontani i tempi austeri in cui la compagna Nilde Iotti e il compagno Togliatti, più anziano di 27 anni, padre e marito fino ad allora devoto, avevano dovuto vivere per molto tempo la loro passione in clandestinità per non scandalizzare militanti e benpensanti.

Ne è passata di acqua sotto i ponti rispetto agli amori «riservati» nati e consumati sotto le insegne Falce e Martello. Oggi storie e storielline da rotocalco rosa sono sbandierare, esibite e pubblicizzate. La smania di protagonismo nell'era della politica pop sembra invero aver contagiato in maniera particolare le lady del Pd: come dimenticare la proposta di matrimonio in diretta tv dell'aitante 30enne tatuato ex spogliarellista Simone Coccia Colaiuta all'amata senatrice Pd Stefania Pezzopane, 54 anni all'epoca dei fatti.

Sono passati tre anni dal bacio mediatico e dal ritornello della canzone «Siamo la coppia più bella del mondo» intonato a due voci nel salotto domenicale di Barbara D'Urso, il lieto evento ancora non c'è stato ma in compenso foto e dichiarazioni piccanti si sono sprecate. Talvolta di dubbio gusto, come nel caso dell'intervista doppia delle Iene, grazie alla quale abbiamo scoperto la «posizione» preferita della senatrice ed altre chicche di cui francamente avremmo fatto volentieri a meno. Se questo è l'obolo da pagare nella politica spettacolo in cui valgono né più né meno le regole dello star system, poteva mancare la liason da copertina con un volto noto del piccolo schermo? Giammai. E infatti ci ha pensato a suo tempo Alessandra Moretti a farsi immortalare dai paparazzi sorridente e innamorata col giornalista Massimo Giletti. Moretti, già nota alle cronache come «Ladylike» (copyright suo, ndr), già pasionaria renziana, già bersaniana, vicesindaco a Vicenza, poi deputata, eurodeputata e oggi consigliere regionale, in un'imperdibile intervista ai microfoni di Corriere Tv rivendicava con orgoglio il suo diritto alla bellezza come conquista di civiltà: «Io vado ogni settimana dall'estetista, faccio le meches, tinta e non entro in altri particolari... sarei migliore se avessi i peli?». Dalle battaglie femministe per il diritto al voto, al divorzio e all'aborto, le donne di sinistra sono passate a rivendicare con orgoglio la loro esigenza di mostrare gambe perfettamente depilate.

O tempora o mores.

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