Il no di Forza Italia alla Severino: "Ha già combinato guai in passato"

Braccio di ferro per il dopo Napolitano. Toti: "La Severino ha già combinato troppi guai". E Grillo stoppa Prodi

Il no di Forza Italia alla Severino: "Ha già combinato guai in passato"

Paola Severino come prossimo Presidente della Repubblica? Grazie, ma no. È Giovanni Toti, eurodeputato con Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi, a spiegare che il nome non è troppo gradito a Forza Italia, non dopo quello che ha fatto in passato.

La partita a scacchi per il dopo Napolitano è solo all'inizio. Il premier Matteo Renzi si mostra sereno: "L'Italia non avrà problemi". Ma le schermaglie sono già iniziate. Se su Romano Prodi l'esclusione è a priori, l'opinione di Forza Italia sull'ex ministro della Giustizia non è certo più tenera. "Ritengo che la Severino abbia fatto parte di un governo che ha fatto danni a questo Paese, non mi pare possa essere un candidata", mette in chiaro l'eurodeputato. Qualunque sarà il nome scelto per il Quirinale, un punto fermo è che la scelta del nuovo Presidente non rientrerà nel Patto del Nazareno, che "è una cosa seria", dice Toti, e non comprende l'elezione del Capo dello Stato.

Oltre al nome della Severino, nei giorni scorsi era circolato anche quello di Romano Prodi. Renzi lo aveva ricevuto a Palazzo Chigi facendolo così entrare di diritto tra i papabili al Colle. Contro Romano Prodi si è scagliato oggi Beppe Grillo: "Basta, non se ne può più. Sceglieremo un nostro candidato con le Quirinarie". Una bocciatura che arriva proprio nel giorno in cui il Professore si è fatto vedere a Mosca a colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Un incontro che dimostra come Prodi stia continuando in una intensa attività di relazioni (nazionali e internazionali), quasi a dar ragione a chi sostiene che non ha perso del tutto le speranze di riuscire a sedere sulla poltrona del Quirinale.

Dal quartier generale della Lega Nord non arrivano nomi per il dopo Napolitano.

Il leader del Carroccio Matteo Salvini si è limitato a scrivere un augurio su Facebook: "Spero che il prossimo Presidente non sia di sinistra, e soprattutto non sia stato complice della svendita dell'Italia all'Europa". Una speranza condivisa da gran parte del Paese.

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