Il pressing degli euroburocrati è già iniziato. Il primo a esporsi senza troppi giri di parole è stato Jean Claude Juncler. "Votare 'no vorrebbe dire che la Grecia dice 'no' all’Europa", ha detto il presidente della Commissione Ue chiedendo al popolo greco di votare sì, "indipendentemente dal quesito che sarà posto" . E, per quanto la cancelliera Angela Merkel assicuri che "nessuno vuole influire sulle decisioni del referendum del popolo greco", dà il via a una serie di dichiarazioni violentissime per "pilotare" il voto. E nemmeno Matteo Renzi non si tira indietro.
Domenica prossima i greci voteranno se accettare il piano concordato con le istituzioni creditrici oppure rifiutarlo. Prenderanno, insomma, la decisione che il primo ministro Alexis Tsipras non ha avuto il coraggio di assumersi. "Chiederò al popolo greco di votare 'sì', indipendentemente dal quesito che sarà posto, che potrebbe cambiare nei prossimi giorni - commenta Juncker - è il momento della verità per il popolo greco e al governo greco deve prendersi la responsabilità di raccontare la verità al proprio popolo". Il presidente della Commissione Ue non è certo l'unico a voler dire la sua su cosa votare domenica prossima. Per quanto la Merkel dica che nessuno vuole influenzare i greci, proprio un suo ministro (Sigmar Gabriel) mette in chiaro che il "no" al referendum è "un voto contro la permanenza nell’Eurozona". Il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, non è da meno: "Chiedo al popolo greco di votare sì al referendum: si tratta di un piano che pone basi serie per lo sviluppo". E, dicendfosi pronto a spendersi "perché la Grecia rimanga nell’Ue", chiede alla Troika di "fermare gli orologi" fra il momento in cui scade il programma di aiuti alla Grecia, domani sera, e il referendum di domenica prossima.
Dopo ore di silenzio, anche Renzi si è accodato al pensiero comune degli euroburocrati.
"The point is: greek referendum won’t be a derby EU Commission vs Tsipras, but euro vs dracma - ha twittato in inglese - this is the choice". Ossia: "La questione è: il referendum greco non sarà un derby tra Commissione europea e Tsipras, ma euro contro dracma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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