"Sbarco? Linea del governo". Ma Salvini "spegne" Di Maio

Luigi Di Maio non tende la mano a Matteo Salvini. Il governo sul fronte della Sea Watch è sempre più spaccato. Dopo le parole di questa mattina di Di maio sul Corriere che ribadivano la linea delle porte aperte per donne e bambini a bordo della nave della Ong tedesca, il ministro degli Interni, Salvini, ha invece ribadito la sua posizione: "Il ministro sono io e decido io. I porti restano chiusi". Un botta e risposta che però è proseguito anche nel corso della giornata con il vicepremier pentastellato nuovamente all'attacco: "Salvini ha detto che è titolare della politica sull'immigrazione? "Nessuno gliela vuole prendere, ma questa è una decisione che prende il governo intero. Io sono per la linea del governo sull'immigrazione, sto solo dicendo che donne e bambini li prendiamo", ha affermato il grillino durante una visita a L'Aquila.

E ancora: "Dobbiamo fare pressione perchè le due imbarcazioni le si faccia sbarcare il prima il prima possibile a Malta. Poi, per dare uno schiaffo morale all'Europa che ancora in settimana bianca e a Malta che li tiene lì da giorni e i giorni possiamo prenderci 10 tra donne e bambini". Salvini non accenna a fare passi indietro. Il titolare del Viminale è sempre più determinato a portare avanti la sua linea: "Per chi non rispetta le leggi i porti italiani sono e rimarranno chiusi". Poi al Messaggero ha aggiunto: "Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io". Insomma a quanto pare lo scontro tutto interno al governo non si è chiuso e non sono escluse nuove tensioni. Intanto le due imbarcazioni, la Sea Watch e la Sea Eye restano a largo di Malta. La Valletta non ha ancora dato l'ok allo sbarco. Il presidente maltese, Muscat, è stato chiaro: "Non farò la figura di Babbo Natale.