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Travaglio incassa e i suoi giornalisti si arrabbiano

Travaglio incassa e i suoi giornalisti si arrabbiano

Fa il Robespierre della Garbatella solo a parole e poi si fa dare lezioni di moralità dai suoi redattori. Il rivoluzionario Marco Travaglio, direttore de Il Fatto quotidiano, in quanto azionista dell'Editoriale Il Fatto Spa, ha partecipato alla spartizione di un dividendo da ben due milioni di euro. La presidente e ad è Cinzia Monteverdi (32,52%) e nel cda siedono anche Peter Gomez (3,25%) direttore de ilfattoquotidiano.it e lo stesso Travaglio (4,88%). Tra gli azionisti del Fatto ci sono anche i giornalisti Antonio Padellaro, Marco Lillo e Michele Santoro.

L'assemblea di redazione del Fatto Quotidiano e de ilfattoquotidiano.it non ci è rimasta bene. «Desta qualche perplessità - scrivono i giornalisti in una nota - la scelta di dividere tra gli azionisti anche la riserva straordinaria che non viene certamente prosciugata (restano oltre 3,5 milioni), ma che poteva essere impiegata per aumentare già quest'anno la produzione e accrescerne la qualità. Un azionista che investì 100mila euro nel 2009 ha incassato da allora 1,5 milioni. Da almeno tre anni, però, l'azienda non paga il premio di produzione annuale e invita i giornalisti ad accettare sacrifici in nome del comune interesse «ogni volta che poniamo il problema degli orari di lavoro che, per molti di noi, superano qualsiasi limite contrattuale e sottolineiamo le carenze d'organico, nonché la situazione di collaboratori inquadrati e retribuiti in modo inadeguato».

Replica stizzita la Monteverdi che parla di «un'interferenza senza precedenti perché nessuna società editoriale fa le sue scelte sulla base delle richieste della rappresentanza sindacale».

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