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Quasi quasi mi faccio una casa di legno (in città)

Quasi quasi mi faccio una casa di legno (in città)

Non sono solo emergenza. Stanno diventando sempre più spesso una scelta: di privati e pubbliche amministrazioni. Le casette di legno vengono associate ai grandi terremoti che hanno colpito il centro Italia. Ma silenziosamente, e al di là delle ricostruzioni imposte dai disastri compiuti dalla natura, il mercato delle abitazioni in legno sta crescendo con ritmo regolare, confermando il quarto posto dell'Italia in Europa dietro a Germania, Regno Unito e Svezia. E' un comparto dove non esiste il segno meno, a cui si rivolgono giovani coppie, finanzieri attratti dalla compatibilità ambientale, Comuni per l'edificazione di nuove scuole bioenergetiche e molto più sicure dal punto di vista sismico. Infine persone che hanno ereditato casali che necessitano di ristrutturazioni troppo dispendiose e preferiscono abbattere. E ricostruire in legno.

Secondo l'ultima ricerca condotta da Federlegno e arredo, 7 nuovi edifici su 100 in Italia vengono ora costruiti in legno. La maggior parte sono abitazioni (89%). Le strutture sono mediamente piccole (1,9 abitazioni per edificio) con differenze enormi tra le regioni. Il mercato, il cui valore secondo la ricerca sta sfiorando i 700 milioni di euro l'anno, si concentra soprattutto nel nord Italia. Il 21% delle aziende analizzate ha sede legale in Lombardia. Seguono il Trentino Alto Adige con il 17% e il Veneto con il 15%.

LA PAURA DEI TERREMOTI

Come fatturato, però, è il Trentino la regione più ricca (produce il 46% della rendite del comparto) perché qui le aziende sono più grandi, con una produzione mediamente maggiore rispetto alle altre regioni. La Lombardia rimane comunque al primo posto per numero di abitazioni costruite (il 20% del totale). Complessivamente ogni anno in Italia si fabbricano 3400 case in legno.

Le aziende più giovani, con un fatturato annuo inferiore ai 500mila euro, sono numerosissime, il 46%, a testimonianza di un settore in continua crescita. L'Italia ha incrementato di moltissimo anche l'export: le vendite alla Germania sono cresciute del 278% ma molte richieste arrivano anche da Svizzera, Croazia e Francia.

L'adattabilità sismica è uno dei requisiti a cui si pensa più spesso di fronte a una casa in legno. «Intendiamoci chiarisce Fabio Poggioli, responsabile didattica di una delle più grandi aziende del settore con sede in Trentino, che si dedica prevalentemente all'abete rosso una casa in muratura, se costruita con le dovute precauzioni, può essere perfettamente antisismica». Ma il costo è nettamente superiore e, soprattutto, in caso di terremoto, potrebbe tenere ma danneggiarsi fortemente e quindi essere destinata all'abbattimento. Dopo il sisma dell'Emilia Romagna sono state molte le persone che si sono rivolte all'azienda per costruire una nuova casa in legno. E capita che tra gli acquirenti ci siano famiglie che abitano in aree confinanti con le zone più pericolose.

La differenza con le case in muratura non è tanto di prezzo, ma di risparmio in base ai requisiti: sia dal punto di vista sismico che energetico: «Dare un prezzo al metro quadro significa fare cattiva informazione continua Poggioli Il paragone con gli altri tipi di costruzione va sempre visto a parità di performance». A livello energetico, la dispersione del calore di una casa di legno ben costruita può essere anche venti volte inferiore, con grandi vantaggi anche in termini di isolamento acustico. «Anno dopo anno la nostra indipendenza energetica sta diminuendo. Dal 24 maggio scorso tutto quello che consumiamo dobbiamo acquistarlo dall'estero. Case sempre più efficienti dal punto di vista energetico possono invertire questa tendenza».

ALMENO MILLE

Le aziende che propongono cottage, bungalow, microcase a forma di botte fino a 15 metri, con una fortissima presenza sui canali di vendita online, sottolineano sempre altri due parametri per chiamare alla scelta: l'assenza di un divario tra preventivo e consuntivo e i tempi rapidi. Su Internet circolano cifre davvero basse, ma con le rifiniture è impossibile scendere al di sotto dei mille euro al metro quadrato. La differenza rispetto ad altri tipi di costruzione è però che il prezzo pattuito, una volta trovato un accordo con il cliente, rimane invariato, perché si tratta di prefabbricati. Soprattutto i tempi si abbattono notevolmente. «Mediamente sono necessari due mesi per la preparazione delle fondazioni sul posto e dei pezzi in azienda», spiega Poggioli. Dalla partenza dei camion, altri quattro-sei per la conclusione dei lavori. Sei mesi dunque di media per la realizzazione. Questo per case di oltre cento metri quadrati. Sul piccolo si guadagna tempo. Le case in legno devono seguire in tutto e per tutto l'iter di richiesta di edificabilità delle altre costruzioni: nel campo delle autorizzazioni non esistono dunque abbattimenti di tempi.

IL LEGNO VA IN CITTÀ

Non per forza casa in legno significa baita di montagna. Se il piano regolatore lo consente, il legno può essere inserito in un tessuto urbano. Milano è uno dei Comuni che sta sperimentando l'avvio di scuole in legno. La rapidità di realizzazione non è accompagnata da tempestività nei bandi, ma entro il 2018 dovrebbe essere costruita la prima delle tre: in via Strozzi, a cui seguiranno quelle di via Brocchi e via Viscontini.

Anche le banche iniziano ad attrezzarsi al nuovo mercato. «Fino a pochi anni fa gli istituti di credito concedevano a fatica i mutui per la realizzazione di edifici in bioedilizia ricorda Marco Vidoni, presidente di Assolegno - adesso la situazione sta progressivamente migliorando grazie all'impegno della Federazione. L'avvicinamento degli Istituti di Credito è un passaggio fondamentale per arrivare ad avere una crescita del settore». Le coperture possono arrivare fino al 70-80%.

Il trend del mercato nel 2018, conferma Albino Angeli, direttore tecnico di una delle aziende leader nella produzione di pannelli XLam, (tavole di abete rosso incrociate e incollate ortogonalmente) è in linea con lo scorso anno.

«Forse solo negli ultimi due mesi c'è stato qualche rallentamento anche per lo stallo politico. Il cratere delle aree colpite dal terremoto conferma - è fermo. Sta andando piuttosto bene l'edilizia scolastica».

L'abbattimento di «strutture fatiscenti e la realizzazione di nuove strutture in legno conclude Poggioli - è un mercato che si sta rivelando sempre più interessante».

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