Un'attività moderata abbatte del 60% il rischio di infarto

Per chi ha più di 65 anni ovviamente fare sport non significa battere chissà quale record o ammazzarsi di addominali. Meglio parlare di slow fitness, movimento leggero: ad esempio, una passeggiata a ritmo sostenuto sul bagnasciuga, una camminata in compagnia, un giretto in bicicletta. Tutto va bene, fuorché starsene a poltrire in casa.

Uno studio dell'università di Oulu (Finlandia), dimostra che un'attività moderata può ridurre fino al 66% il rischio di morte per motivi cardiovascolari. Per tenere in allenamento il cuore ci sono mille modi, e vanno bene anche le attività della vita quotidiana. Servono a tenere in allenamento il cuore e ad evitare problemi di sovrappeso. Insomma, le calorie si possono bruciare in mille modi, anche facendo le pulizie (soft) in casa. A prescindere dall'età, ecco quando si può bruciare: 50 calorie dormendo, 180 camminando a una velocità di 2 km all'ora. Fare il bucato a mano fa consumare 205 calorie, stirare 225, lavare i pavimenti 210 e 200 cucinare. Chi ha la passione dell'orto, tra palette e semini può smaltire 370 calorie, chi ama pedalare, anche per brevi tratti, può consumare 400 calorie. Fare le scale equivale a circa 570 calorie, cantare 157 calorie. Un po' qua e un po' là, si può trovare il peso forma, semplicemente rimanendo un po' attivi.

Altra buona notizia per chi si muove: in base a una ricerca dell'università danese di Aalborg, chi cammina con costanza ha meno possibilità (almeno il 10%) di sviluppare infezioni batteriche e quindi le passeggiate quotidiane possono essere un buon allenamento per prepararsi al prossimo autunno e prevenire mali di stagione vari. Perché i benefici arrivino anche alla testa e all'anima, è bene praticare slow fitness in luoghi rilassanti, come prati, boschi, percorsi lungo i fiumi. Si tratta di luoghi che contribuiscono ad alleviare lo stress e le tensioni in anziani e non.

Qualche ricercatore si spinge un po' oltre le comuni ricerche, e arriva a teorizzare che il movimento aiuta a

ridurre (in certi casi anche a dimezzare) il rischio di contrarre oltre una decina di tumori. Lo studio esce dai laboratori della University North Carolina e di sicuro può essere un buon incentivo per spronare i più pigri.

MaS

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