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Kennedy, la maledizione di una potente dinastia

Vent’anni fa i giornali e la televisione davano la notizia della morte di John John Kennedy e di sua moglie Carolyn Bessette, una tragedia che, forse, poteva essere evitata se solo John avesse ascoltato il consiglio della madre Jackie

Kennedy, la maledizione di una potente dinastia

Sono passati 20 anni, ma i giornali e l’opinione pubblica non hanno dimenticato John Kennedy Jr e sua moglie Carolyn Bessette. La loro storia d’amore sembrava la favola perfetta, con un lieto fine annunciato, a portata di mano. Invece, purtroppo, il destino ha deciso diversamente e il sogno d’amore si è infranto a bordo di un aereo il 16 luglio 1999. Anche i giovani uomini e donne ricorderanno che di questa tragedia si parlò per giorni e giorni, non solo perché aveva colpito uno dei figli di John Fitzgerald Kennedy e Jackie Bouvier, ma anche per un altro motivo. John jr e sua moglie erano una delle coppie più amate, ammirate, glamour e invidiate del jet set internazionale e la loro morte improvvisa segnò un nuovo capitolo in quella che i giornali definiscono la “maledizione dei Kennedy”.

Una famiglia potente, in apparenza felice, eppure funestata dalle disgrazie. La “Camelot” dei Kennedy si corrompeva sotto gli occhi di tutti, perdendo i suoi pezzi più importanti, a cominciare dal presidente degli Stati Uniti JFK, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. John jr aveva 3 anni all’epoca dell’assassinio. Era cresciuto con il rimpianto di non aver potuto conoscere meglio suo padre. Bellissimo, ricchissimo e carismatico, il giovane John voleva essere una persona tra tante, come tutti gli altri, ricorda il magazine Elle. Non si dava arie da divo e non aspirava a esserlo. Lo stesso valeva per Carolyn. Quando persone famose e importanti scompaiono, soprattutto se in circostanze drammatiche, si ha la tendenza a “ricostruire” la loro vita e la loro immagine come se si trattasse di un “santino”, senza tenere conto della “tridimensionalità” di normalissimi sentimenti, opinioni ed esperienze anche contrastanti di un personaggio. Il caso di John jr e Carolyn fu molto diverso: la loro coppia era già inattaccabile senza apparire “piatta”.

Tutto intorno a loro scintillava di lusso e splendore. Fino a quel 16 luglio. Il Piper Saratoga su cui viaggiavano John (che era anche il pilota), sua moglie e la cognata Lauren Bessette precipitò nell’Oceano Atlantico, inabissandosi al largo dell’isola di Martha’s Vineyard. L’aereo privato era partito dalla contea di Essex per raggiungere l’isola dove avrebbe avuto luogo il matrimonio di Rory Kennedy, cugina di John jr. Stando alle ricostruzioni dei fatti effettuate dalle autorità, l’incidente fu causato dalle cattive condizioni atmosferiche e dalla mancanza di luce (avvenne di notte) che avrebbero impedito al pilota di mantenere il controllo del velivolo. Secondo InStyle la disgrazia si sarebbe potuta evitare se John jr avesse ascoltato i consigli di sua madre. Jackie Kennedy aveva fatto promettere al figlio di non conseguire il brevetto da pilota.

Nella maledizione dei Kennedy, infatti, gli aerei hanno avuto un ruolo determinante: Joseph Kennedy, fratello del presidente, era morto durante la seconda Guerra mondiale, in una missione aerea top secret. Nel 1948 anche la sorella Kathleen aveva avuto un incidente aereo mortale nel viaggio da Parigi a Cannes. Il figliastro di Jackie, Alexander (figlio di Onassis), aveva perso la vita a 24 anni sorvolando il cielo di Atene. Jackie era terrorizzata da queste assurde coincidenze. Nella biografia “The Fabulous Bouvier Sisters: the Tragic and Glamorous Lives di Jackie and Lee”, l’autore Sam Kashner scrive che Jackie “aveva fatto giurare a John che non avrebbe mai conseguito la licenza di pilota di volo”. A quanto pare perfino negli ultimi istanti di vita la ex First Lady chiese al cognato Ted Kennedy e al compagno Maurice Tempelsman di vegliare su suo figlio affinché mantenesse quella promessa. John jr, però, non lo fece, forse per la passione che lo legava al volo, forse anche per incoscienza e amore del rischio. Come nelle “sliding doors” quella decisione cambiò la sua sorte. Ora il carattere ironico e audace di John John, erede di quella che veniva considerata la “famiglia reale d’America” rivivrà in un libro dal titolo “America’s Reluctant Prince”.

Tra le pagine del volume viene fuor la storia di un ragazzo che, prima di essere un Kennedy, si sentiva soltanto John.

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