Cultura e Spettacoli

Da Mambo a Jambo, ecco l'estate del pop Il tormentone è di nuovo dei Boomdabash

Una sfilata di star per celebrare la canzone «più calda» dell'anno

dal nostro inviato a Verona

Risultato netto: due vittorie su due. Anche quest'anno il tormentone dell'estate è di Boomdabash, il gruppo più creativo del pop italiano che l'anno scorso ha confezionato il tormentone perfetto con Non ti dico no (con Loredana Bertè) e stavolta con Mambo salentino (con Alessandra Amoroso). Da sempre, a certificare il successone estivo è uno show all'Arena di Verona perché, in fondo, il «più antico teatro all'aperto del mondo» è anche un simbolo del pop. A prendere il posto del fu Festivalbar da tre anni è il Power Hits Estate organizzato dalla radio più ascoltata in Italia, che è Rtl 102.5, grazie alla classifica delle prime 50 canzoni radiofoniche (secondo EarOne) e al voto degli ascoltatori online. Comunque, quasi a confermare una sorta di passaggio di testimone, ieri sera sul palco sono arrivati a sorpresa due «doppi vincitori» proprio del Festivalbar, cioè Eros Ramazzotti (1996 e 2003) e Ligabue (2002 e 2006), entrambi premiati con il HitStory 2019.

A dare il benvenuto agli spettatori di un'Arena esaurita da mesi è stata Madonna con un video nel quale ha ripetuto la famosa frase del Comunale di Torino nel 1987 («Siete caldi?») e poi ha aperto lo spettacolo per consacrare «the song of the italian summer», la canzone dell'estate italiana. Pronti, via. In ogni caso, a presentare una delle più lunghe passerelle di artisti degli ultimi anni sono stati Angelo Baiguini e Giorgia Surina su di un palco «a cielo aperto». Ritmo radiofonico: poche parole, molta musica, nessuna interruzione pubblicitaria nonostante lo spettacolo sia andato in onda in radiovisione sui canale 36 del digitale terrestre e 750 di Sky, oltre che in Dab, in Fm, sugli smart speaker e sulla applicazione della radio. Una multimedialità che porta le canzoni popolari a essere sempre più presenti nella quotidianità rispetto a quanto accadeva anche solo pochi anni fa. Insomma, i Boomdabash si sono giocati il bis con altri pesi massimi di questa estate come Jambo di Takagi&Ketra con Giusy Ferreri (cui Mogol ha consegnato il premio della Siae), Dove e quando di Benji & Fede (Premio Fimi), Maradona y Pelè di Thegiornalisti e Ostia Lido di un J-Ax che conserva una quantità di fedelissimi (almeno a giudicare dalle vendite, dall'airplay e dall'accoglienza del pubblico in Arena).

Nonostante da oltre mezzo secolo attirino un bel po' di ironie snob e commenti velenosi della critica, i tormentoni restano uno degli «aggregatori» più efficaci del pop e riescono a fissare l'estate nella memoria collettiva, senza pretese filosofiche o di analisi sociologica (alle quali in parte servono, peraltro). Dal mambo al jambo, l'estate 2019 sarà quella che ha parlato più italiano di quasi tutte, con pochissimi brani stranieri (tra loro Senorita di Shawn Mendes e Camila Cabello e Girls go wild di LP) e una omogeneità di suoni che è destinata a frammentarsi già nella prossima estate. Soprattutto, alla musica di questa estate è mancato lo slogan che si appiccica alla memoria e segna il tempo. L'anno scorso, giocoforza, ha vinto il «vocale di dieci minuti» dei Thegiornalisti (dal brano Felicità puttana), stavolta il podio è rimasto vuoto per mancanza di frasi vincenti. Dopotutto, la canzone popolare è come la vendemmia, ossia imprevedibile.

Ma ha la forza di trattenere lo spirito del nostro tempo finché viviamo.

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