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Andrea o Vale il tifo d'Italia

di Benny Casadei Lucchi

V alentino Rossi o Andrea Dovizioso? Da ieri pomeriggio l'Italia che tifa e ama il motomondo ha compreso che sarà chiamata a schierarsi. Perché il primo insegue nel mondiale e l'altro, invece, quel mondiale guida grazie alle quattro vittorie ottenute. Solo che non sarà scelta semplice. I tifosi dovranno decidere chi sostenere fra due uomini e due storie agli antipodi. In tutto. Questione di nome, di fisico, di carattere, di palmares talmente diversi da risultare inconfrontabili. Sarà una decisione dolorosa. A suo modo inedita e che nulla ha a che vedere con l'ultima grande rivalità del nostro motociclismo: quella andata in scena a inizio anni 2000 tra Max Biaggi e lo stesso Valentino. All'epoca, infatti, Rossi era un emergente di enorme talento ma non ancora fenomeno e simbolo del motociclismo come oggi; e Biaggi era un campione di fama e grande personalità. Per cui, in fondo, era stato un confronto alla pari. Stavolta no. Stavolta gli appassionati sono chiamati a una scelta sportiva e umana. Tra l'italiano che su Honda e Yamaha ha reso e rende grande l'Italia nel motomondo e l'italiano che non ti aspetti sull'italiana Ducati. Comunque si decida, comunque vada a finire, a molti resterà l'amaro in bocca. Un retrogusto molto simile al rimorso che solo l'ingratitudine è capace di dare. Quello che proverà chi per venti anni ha applaudito i successi del Dottore di Tavullia ma da qui a fine campionato si ritroverà col cuore a sostenere l'imprevisto campione dallo sguardo umile e dolce in sella all'indomabile rossa.

E il rimorso di chi, conscio delle imprese che Andrea Dovizioso sta portando a termine, non se la sentirà di smettere di sognare di rivedere Valentino campione del mondo.

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