Vanni Zagnoli
Un'altra vittoria e per le finali di Torino sarà praticamente fatta. Da ieri l'Italia è a Milano per la seconda fase dei mondiali di volley, a Firenze ha chiuso con il pokerissimo, senza punti concessi, neanche con il 3-1 in rimonta sulla Slovenia, e allora per passare alla final six potrebbe bastare anche soltanto un successo. Domani alle 21,15 riceve la Finlandia, che l'ex ct Mauro Berruto portò a una semifinale storica agli europei, nel 2007: l'allenatore Sammelvuo e il vice Heikkinen erano capitano e vice ai tempi del tecnico torinese. E 12 dei 14 azzurri di oggi erano stati fatti debuttare proprio da Berruto: 3 anni fa si dimise, lasciando spazio al vice Blengini, e da qualche mese è dt della nazionale del tiro con l'arco.
L'Italia comanda la classifica della pool E con 5 vittorie e 15 punti, segue l'Olanda con 4 vinte (11 punti), mentre la Russia rischia l'eliminazione con 3 vittorie (10 punti) e i finnici sono già quasi fuori (2 successi, 6 punti). Passa la prima più le migliori 2 seconde dei quattro gironi, sabato la sfida ai russi, in teoria i più forti, poi i sorprendenti Paesi Bassi. A Bologna c'è il Brasile (ancora favorito) con il Belgio di Anastasi e la stessa Slovenia, gli altri due gruppi sono in Bulgaria. Dopo il tutto esaurito di Firenze per la nazionale (1200 spettatori il pubblico medio delle altre sfide), la federazione spera di riempire anche i 15mila posti del Forum di Assago, come per le finali scudetto di basket con l'Armani.
In regia, Giannelli è ispiratissimo e sfodera una grinta inattesa a 22 anni.
È un leader, al pari dei due capitani: l'idolo Zaytsev e Colaci che, in quanto libero, non può avere i gradi. «Con Ivan - conferma Max Colaci - ci dividiamo le responsabilità. E carichiamo le esultanze per esaltare il pubblico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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