Tappa dopo tappa

Elia, giusto così. Però...

Elia, giusto così. Però...

Ègiusto così, però mi dispiace molto. Mi spiace che Elia Viviani abbia deciso di tornarsene a casa, ma è evidente che sul traguardo di Orbetello il nostro velocista abbia perso qualcosa, e non solo la tappa.

Sembra che abbia perso sicurezza, convinzione e un pizzico di smalto. Ha perso serenità, quella serenità di cui ha parlato a fine corsa lo stesso velocista veronese. Non so cosa sia successo di preciso, ma qualcosa deve essere entrato nella testa di questo ragazzo, che gli ha tolto sicurezza, entusiasmo, leggerezza.

Capita, ma sono certo che Elia saprà ritrovare lo smalto dei giorni migliore, perché lui è migliore di quello che è venuto qui al Giro. L'abbiamo tutti apprezzato un anno fa, proprio su queste strade, dove seppe vincere quattro tappe quattro, e portarsi a casa una maglia ciclamino che è la rosa, nonché il massimo riconoscimento per ogni velocista. Ieri ha perso, ma lui è nato vincente e presto tornerà ad esserlo.

Statene pur certi.

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