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Valanga di firme contro il canone Rai Torna la Dandini: una "fiction" anti Cav

Migliaia di adesioni alla nostra iniziativa per non pagare la tassa Santoro. Con noi anche molti vip: da Moser a Zeffirelli. La Gelmini: "Soldi solo a chi fa servizio pubblico". Viale Mazzini trema. Se volete aderire alla campagna contro il canone scrivete al direttore Vittorio Feltri: nocanone@ilgiornale.it. Scaricate e stampate il modulo da spedire alla Rai per la disdetta dell'abbonamento. E su Raitre torna Parla con me: sit com della Dandini su Palazzo Grazioli

Valanga di firme contro il canone Rai 
Torna la Dandini: una "fiction" anti Cav

Milano - Migliaia di mail in poche ore hanno intasato la posta del Giornale. Dopo la campagna lanciata dalle colonne del nostro quotidiano sono arrivate lettere piene di consigli, domande, dubbi e suggerimenti sulle modalità di disdetta del canone Rai. Ecco perché abbiamo deciso di attivare la casella di posta elettronica nocanone@ilgiornale.it.

Ricordiamo che per non pagare più il canone basta una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a Agenzie delle entrate Ufficio Torino 1 - Sat Sportello abbonamenti TV - Casella Postale 22 - 10121 Torino, allegando un versamento di euro 5,16 sul conto corrente 3103 intestato allo stesso ufficio torinese dell’Agenzia delle Entrate in cui si chiede «la cessazione del canone tv». Scarica e stampa il modulo.

Si tratta di una richiesta che rispetta la disciplina di legge vigente. Se presentata entro il 31 dicembre, la dispensa dal pagamento del canone scatta dal 1° gennaio dell’anno successivo.
La richiesta deve altresì riportare l’ulteriore richiesta di mandare «i propri incaricati ad insaccare (in un sacco di juta o di plastica) e sigillare il televisore che l’utente dovrà mettere a loro disposizione che così recita: «Intendo far suggellare il mio televisore ed indico il numero del mio abbonamento n°...».

La ricevuta di ritorno va conservata finché il funzionario dello Sportello abbonamenti tv o la Guardia di finanza su incarico della Sat, viene a bussare a casa vostra su appuntamento «concordato in precedenza». Perché per entrare coattivamente in una casa privata senza incorrere nel reato di violazione di domicilio serve un mandato del magistrato.
Spetterà alla Sat, dunque, inviare un modulo di dichiarazione aggiuntiva (da rispedire) dove dovranno essere indicate marca della tv, ubicazione in casa e disponibilità oraria per procedere all’operazione.

Se non dovesse venire nessun funzionario o agente delle Fiamme gialle, non c’è comunque alcun rischio di incorrere nell’eventuale reato di evasione fiscale, visto che in questo caso è lo Stato a essere in torto. Nessuno può contattarvi per chiedere se avete o meno in casa una tv (c’è una comunicazione ad hoc del Garante della Privacy) e che in caso di ispezione qualsiasi atteggiamento si ritenga fondatamente minaccioso, inquisitorio o intimidatorio - sostiene il Garante sul sito http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1504209 - può essere segnalato allo stesso Garante.
felice.

manti@ilgiornale.it

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