Cultura e Spettacoli

Il "Viaggio in Russia" di un maestro di giornalismo

A meno di dieci anni dalla Rivoluzione d’ottobre, Joseph Roth percorse il paese bolscevico e lo raccontò in una serie di reportage attenti, precisi e in qualche modo profetici

Il "Viaggio in Russia" di un maestro di giornalismo

Joseph Roth è uno di quegli autori di cui tendenzialmente leggerei tutto. L’ultimo libriccino che mi è capitato tra le mani è una raccolta dei reportage che lo scrittore austriaco (ma nato in Polonia) redasse nel 1926 per la «Frankfurter Zeitung», che li pubblicò tra il ’26 e il ’27; a essi l’editore Adelphi ha aggiunto altre corrispondenze dalla Russia uscite nei mesi successivi sul medesimo giornale, l’unico che Goebbels, ministro della Propaganda nazista, non riuscì a controllare completamente.

Roth è un narratore fenomenale, un osservatore attento e preciso, i suoi libri trasudano realtà, e quindi è un maestro di giornalismo. Per mesi percorse la Russia bolscevica, visse a Mosca e Leningrado, discese il Volga fino ad Astrachan, toccò Baku, visitò il Caucaso. Vide e scrisse, scrisse tutto. E già allora, a meno di dieci anni dalla Rivoluzione d’ottobre (il 7 novembre 1926, nono anniversario, Roth assisté alla parata sulla Piazza Rossa davanti al Cremlino), capì tutto. Partito pieno di curiosità e anche di speranze per la nuova frontiera mentre era ancora vivo in lui il dramma del tramonto del «suo» impero, si accorse subito di che cos’era realmente il nuovo regime.

Raccontò di un’arte «moralista», preoccupata di costruire l’«homo sovieticus»; colse la finta liberazione del contadino russo; denunciò la condizione degli ebrei e delle donne: «Non si capisce che l’amore è sempre sacro». E Dio? «Il buon Dio cammina in incognito per le strade della terra russa, per legge è obbligato a non occuparsi di politica, è considerato inesistente dagli uomini di Stato in quanto la sua è una specie di concorrenza sleale. La maggior parte delle sue funzioni sono state rilevate dal partito comunista, che le ha suddivise fra un certo numero di piccole divinità. Dio è andato in ferie». Anche dall’Occidente di oggi.

Joseph Roth
Viaggio in Russia
Piccola Biblioteca Adelphi, VII edizione 1994
(stefano.filippi@ilgiornale.it)

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