Lutto nel ciclismo: addio a Simone Roganti, stroncato da un malore a soli 21 anni

La giovane promessa, che correva per la MG Kvis - Colors for Peace, si trovava nella sua casa di Pescara

Lutto nel ciclismo: addio a Simone Roganti, stroncato da un malore a soli 21 anni
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Il mondo del ciclismo piange Simone Roganti, giovane promessa delle due ruote, stroncato da un malore improvviso all'età di soli 21 anni. Il ciclista, corridore in forze alla MG Kvis - Colors for Peace e già nel giro della nazionale, aveva compiuto gli anni pochi giorni fa, domenica 25 agosto.

Stando a quanto riferito dalla stampa locale, i fatti si sono verificati nella tarda serata di ieri, venerdì 30 agosto, quando Simone si trovava insieme alla madre e al padre all'interno della sua abitazione di Spoltore, comune della provincia di Pescara. L'allarme è scattato all'incirca alle ore 22:30: il giovane ciclista ha improvvisamente accusato un malore, e i genitori, comprendendo fin da subito la gravità della situazione, hanno allertato prontamente i soccorsi richiedendo un intervento sul posto.

Purtroppo, nonostante la prontezza dei soccorritori, ogni manovra per rianimarlo è risultata inutile, e il cuore di Simone ha smesso di battere: un lutto terribile e difficilissimo da accettare, specie per il fatto che, trattandosi di un atleta, era costantemente sottoposto a verifiche mediche inerenti la sua attività agonistica. La vicenda ha ovviamente scosso tutto il mondo del ciclismo, e non esclusivamente quello locale.

Simone, che lascia la madre Alessandra, il padre Fabiano e la sorella Lucrezia, era considerato una giovane promessa delle due ruote. Approdato alla MG Kvis - Colors for Peace dopo due stagioni in forze alla UM Tools D’Amico, era riuscito a ottenere importanti risultati proprio quest'anno, centrando il secondo posto nella generale del Giro del Veneto, la settima piazza nel campionato italiano Under 23 e la decima posizione al Giro della Valle d'Aosta. La passione per le bici derivava proprio dalla sua famiglia, dato che il papà Fabiano e gli zii Fabrizio e Federico avevano dei trascorsi sulle due ruote.

Sono arrivate prontamente le condoglianze da parte della Federciclismo, che ha rivolto un pensiero anche ai genitori del ragazzo.

"Il presidente della Federazione Ciclistica Cordiano Dagnoni, anche a nome del Consiglio Federale, dello staff della Nazionale e di tutto il mondo del ciclismo, esprime i sensi del più profondo cordoglio e si stringe commosso ai genitori e familiari tutti per la prematura scomparsa di Simone", si legge nel comunicato ufficiale.

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