Davide Brullo

La sua opera più nota è il romanzo "Sotto il vulcano", da lui definito "Divina Commedia ubriaca". Ma le sue poesie non sono da meno.

Davide Brullo
Lowry era un vulcano che zampillava poesia

Fu Maksim Gork'ij, specie di re Mida della letteratura russa, a scoprirlo: "La Vostra lingua è ricca di parole semplici e belle... tutto questo Vi ha conferito un posto particolare nel mio cuore, tra decine di prosatori d'oggi, gente senza volto".

Davide Brullo
Così Ivan Smëlev accese "Il sole dei morti"

Leo fa il giornalista a Roma, "più che una città una parte segreta di voi, una belva nascosta", vaga tra relazioni estemporanee, nel labirinto di un'umanità fiacca, sfiancata dal tedio.

Davide Brullo
"L'ultima estate in città" per vivere l'ultimo amore
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