Fulvio Scaglione

Damasco. Tre viaggi in Siria in meno di un anno e mezzo. E qualche differenza si vede. Primo viaggio, gennaio 2016. Cala la notte a Damasco e nei quartieri di Jobar e Harasta, dove sono asserragliati, ribelli e jihadisti escono dai tunnel e dalle cantine dei palazzi occupati e cominciano a sparare contro il resto della città

Fulvio Scaglione
Gli Usa con le spalle al muro: ora devono trattare con Assad

Di capolavori politici Barack Obama ne ha fatti pochi. Uno però di sicuro: trasformare l’atteggiamento nei confronti della Russia nello spartiacque della politica mondiale

Fulvio Scaglione
Il "complotto" contro Putin

“Io sono anche membro dell’Ordine dei medici ortopedici di Francia. Un mese fa ho partecipato, a Parigi, a un convegno internazionale. E ho detto all’assemblea: qui nessuno si sarebbe sognato di bloccare le cure alle vittime del Bataclan. E allora perché a noi medici siriani viene impedito di curare le persone ferite dagli stessi terroristi che colpirono al Bataclan?”. E che cosa le hanno risposto? “Sono stati tutti zitti”

Fulvio Scaglione
Un medico di Aleppo smonta le bugie di Obama sulla Siria

Ad Aleppo i ribelli siriani hanno creato numerosi passaggi sotterranei. Ecco come sono fatti e a cosa servivano

Fulvio Scaglione
Aleppo, nei tunnel dei jihadisti

La via più indicata per raggiungere Aleppo, oggi, non è la più breve o la più comoda, ma la più sicura. Così da Damasco, in auto, ci vogliono quasi sette ore mettendo insieme tratti di autostrada, strade secondarie e anche pezzi di piste un tempo battute soprattutto da chi faceva piccolo contrabbando

Fulvio Scaglione
Verso l'inferno di Aleppo

Un giorno capiremo, forse, com’è nata, e con quali scopi, l’alleanza guerrafondaia che in Europa affianca la sinistra benpensante e benintenzionata alla destra neocon più cinica e disinvolta. Un’alleanza che nel 2003 abbiamo visto in azione nel disastro dell’invasione anglo-americana dell’Iraq, non a caso gestita in coppia dal progressista Tony Blair e dal con-servatore George Bush. Che nel 2011 si è rinnovata nell’altrettanto disastrosa spedizione contro la Libia del colonnello Gheddafi (con il trio Obama-Cameron-Sarkozy). E che oggi si rinnova con le ricorrenti manifestazioni dell’ossessione anti-russa

Fulvio Scaglione
Chi vuole cancellare la Russia è molto più pericoloso di Putin
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