Agli Europei di Tuffi

TorinoMeglio di così, gli Europei di tuffi di Torino non sarebbero potuti cominciare. In attesa di Tania Cagnotto, la vetrina è tutta per Noemi Batki, oro nella piattaforma da 10 metri e qualificazione per i Giochi Olimpici di Londra 2012 già in tasca. Un successo che è arrivato un po' a sorpresa, ma nemmeno troppo: nella rassegna continentale svoltasi l'anno scorso a Budapest, infatti, l'azzurra aveva conquistato l'argento. «Non ci credo neppure io - ha commentato la 23enne Noemi a fine gara -. È stata una giornata difficile, ma ci speravo tanto. Sentivo di avere ancora qualcosa da dare oltre l'argento di Budapest. Nel pomeriggio ho trovato il mio ritmo interiore ed è andata bene, mentre nelle eliminatorie del mattino non ne avevo azzeccata una. Sono già qualificata per le Olimpiadi, è incredibile».
Applausi e ovazioni in serie, nella piscina Monumentale bella piena che adesso attende altre imprese. Due anni fa, qui, la Batki non era andata oltre il decimo posto. Poi, ai Mondiali di Roma 2009, la giornata più brutta di sempre: una schienata terrificante dopo un doppio e mezzo indietro, «mi si sono bloccati i nervi del collo e sono venuti a prendermi. Ho perso il senso dell'orientamento e la serenità». Ha così cominciato a frequentare psicologi, imparando tutte le varie tecniche di rilassamento, respirazione e concentrazione. Al suo fianco, sempre la mamma-allenatrice: Ibolya Nagy, ex tuffatrice ungherese con all'attivo anche la partecipazione alle Olimpiadi di Barcellona 1992. L'Italia è entrata nel loro destino più tardi, quando, dopo essersi separata dal primo marito, Ibolya ha trovato l'amore di Dario Mosena trasferendosi a Belluno. Con Noemi, certo: italiana d'adozione, azzurra subito. Grande amica della Cagnotto, con cui ha anche saltato in sincro, atleta tesserata per l'Esercito e capace di dedicare l'argento di Budapest - dove aveva giocato in casa, viste le origini della mamma - ai soldati impegnati in Afghanistan.
Ieri la giornata non era iniziata nel migliore dei modi: entrata in finale solo con il nono punteggio dopo le eliminatorie, Noemi è poi salita al terzo posto col primo tuffo per poi esplodere - al quarto - con un triplo e mezzo raggruppato che l'ha proiettata davanti a tutte le rivali.

Chiuderà con il record personale di 346,35 punti, davanti alla russa Yulia Koltunova (327,30) e alla tedesca Maria Kurjo (318,45 punti). Mamma Ibolya se la mangia con gli occhi: «Ha svoltato dopo l'argento di Budapest, è più costante e determinata». A Londra, chissà.

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