Alcune regole per combattere l’influenza A e la stagionale

Evitare l'influenza, sia quella stagionale sia quella causata dal virus A-H1N1, non è una missione impossibile. Basta giocare d'anticipo, alzare le barriere dell'organismo, ricorrendo a strumenti semplici ma parecchio efficaci: mangiare meno e meglio, fare attività fisica senza eccedere, dire no al fumo. Lo suggeriscono alcuni esperti di punta che, nei giorni scorsi, si sono riuniti a Praga per un meeting sulla prevenzione organizzato da Biofutura Pharma.
La buona volontà, però, da sola spesso non basta per rivoluzionare le proprie abitudini. Ecco allora che un aiuto può arrivare da alcune sostanze in grado di rendere il nostro corpo più resistente di fronte alla pandemia: una in particolare è il resveratrolo, uno scudo naturale presente nell'uva e in una pianta giapponese, che possiede importanti proprietà antiossidanti, antibatteriche e antivirali e che dunque aumenta le difese immunitarie dell'organismo. «La sua azione - afferma Fabrizio Pregliasco dell'istituto di virologia dell'università di Milano - si esplica anche impedendo ai virus di replicarsi all'interno delle cellule. In vari studi ha dimostrato di poter ridurre la mortalità del 60 per cento. Lo si trova pure nel vino rosso, ma occorrerebbe berne damigiane per avere benefici». Meglio allora ricorrere alle compresse orali, visto che si tratta di un integratore e non c'è nemmeno bisogno della prescrizione. Non sostituisce i farmaci, è bene precisarlo, e lo si può prendere a cicli ripetibili di 20 giorni.
Claudio Cricelli, presidente della Simg, la Società italiana di medicina generale, si sofferma invece su cosa fare in attesa dell’ influenza stagionale e della tanto temuta di tipo A. «Basta seguire regole nutrizionali minime: la dieta mediterranea, è ideale in quanto ricca di frutta e verdura e perciò consente di affrontare meglio gli attacchi del virus». Ma non basta: per ottenere benefici duraturi, l'ideale sarebbe ridurre le porzioni del 30-40 per cento. «Non si tratta di una dieta vera e propria - precisa - ma di un'abitudine alimentare corretta, sobria, in grado di temprare l'organismo. Così ci si ammala di meno e la vita si allunga».
Tra i soggetti che più degli altri rischiano l'influenza, vi sono i fumatori e gli obesi.

In ciascun caso la probabilità sale del 15 per cento e se le due condizioni coesistono le percentuali si cumulano. «Comunque, se ci si dovesse ammalare - conclude Cricelli - va favorita l'idratazione del corpo e ingerire alimenti che non impegnano l'organismo nella digestione.

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