Anche Marchionne e Geronzi al meeting di Rimini

Pronti, via. E si parte proprio con Corrado Passera, fresco di intervistona al Corriere della Sera con la quale ha bacchettato la classe politica. Il meeting di Comunione e Liberazione di Rimini si apre domani mattina con la santa messa celebrata dal vescovo Francesco Lambiasi. Ma gli incontri iniziano nel pomeriggio e alle 15 si parla di «Ripresa a quali condizioni?» con la presenza, appunto, del «ceo» di Intesa Sanpaolo. Insieme con Passera, Giovanni Bertolone, direttore centrale di Finmeccanica e Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl.
Anche quest’anno, come ormai da tempo, il meeting ospita banchieri e finanzieri di spicco. Per una settimana un’autorevole rappresentanza dei poteri forti si trasferisce a Rimini, insieme con la politica, grazie all’intuizione vincente della Compagnia delle Opere, che ha capito da tempo il ruolo della finanza (oltre all’importanza degli sponsor: Intesa è uno dei principali) e dunque quali fossero i personaggi da invitare per avvicinare il pubblico alla realtà del Paese. E al potere. Di certo le presenze al meeting, che apre la stagione finanza-politica 2010-11, devono far riflettere anche sugli equilibri in movimento: alcuni, come lo stesso Passera, sono di casa a Rimini. Altri vengono per la prima volta. Altri ancora come Roberto Colaninno o Alessandro Profumo, quest’anno non ci saranno.
Così, nel progetto del presidente della Compagnia Bernhard Scholz per agosto, non poteva mancare il protagonista della stagione appena conclusa: Cesare Geronzi, il banchiere passato dal vertice di Mediobanca alla presidenza delle Generali. Geronzi arriva mercoledì 25 per discutere, con il numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia, di crisi e lavoro. Più tardi, sempre mercoledì, anche il capo della maggiore e più influente azienda italiana, il ceo dell’Eni Paolo Scaroni, parla di crisi, a tu per tu con il ministro dell’Economia Tremonti.
Non c’è un minimo comun denominatore tra i personaggi della finanza che sfilano al meeting, salvo, forse, un’attenzione non banale per il sociale unita a ruoli di responsabilità economica di livello nazionale. Oltre ai manager più vicini al cattolicesimo liberale, piuttosto che alla sinistra cattolica, sono di casa a Rimini anche le cooperative, rosse, bianche o neutre che siano, e le fondazioni, bancarie e non. Lunedì 23, per esempio, il neo presidente dell’Abi e del Monte dei Paschi, Giuseppe Mussari, parla di sostegno all’impresa con il numero uno del Banco Popolare, Carlo Fratta Pasini. Mentre Fulvio Conti, ceo dell’Enel, e Giuliano Zuccoli di A2A disegneranno l’energia del futuro. L’ad delle Fs, Mauro Moretti parlerà di mobilità (martedì). Ma il pienone è garantito per giovedì 25, ore 11.15, quando arriva Sergio Marchionne: il ceo della Fiat è chiamato a spiegare alla platea ciellina la sua dura concezione di flessibilità nel lavoro, alla vigilia dell’ennesimo autunno caldo.

Concludono la rassegna, venerdì 27, due presenze di peso: Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e king maker negli equilibri di Intesa Sanpaolo, ed Ettore Gotti Tedeschi, neo presidente dello Ior, nonché consigliere molto ascoltato da Tremonti nella Cassa Depositi e Prestiti. Cioè quel forziere di partecipazioni e soldi pubblici diventato luogo di pacificazione ed intesa tra i due ex duellanti Tremonti e Guzzetti.

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